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Opera citata: MED
Medea
The Medea of Seneca
studio di MED alla luce delle due principali fonti, Euripide ed Ovidio
Handschriftliches zu Vergil und Seneca Tragicus
descrizione dei testi virgiliani e senecani contenuti in Dresden, Bibl., A. 118 e R. 52u; in R. 52u fol. 39 ci sono TRD 315-422; fol. 40 TRD 1142-1179 e MED 1-70; elenco delle varianti per i versi citati
Intorno alle tragedie di Seneca
giudizio negativo della critica su TRG come declamazioni in forma di dramma; rivalutazione dell’arte drammatica di TRG; uso delle personae mutae e rispetto della regola dei tre attori; confronto con i modelli greci; composizione, struttura e fonti di TRD e PHN
La “Medea” di Seneca e la “Medea” di Ovidio
MED, composta seguendo Eur. Med. nelle linee generali, ne differisce quanto a sviluppo dell’azione e caratteri dei personaggi; confutazione dell’ipotesi del Leo (Ov. Med. e Her. 12 modello di S. quando egli non imita Euripide); sostanziale originalità di S. nelle variazioni introdotte nella trama euripidea
Coniectanea
correzioni a CTV: in 487 leggere plebisque votis atque iudicio patrum; in 489 leggere electus orbem, spere sacrum regis; in 611 leggere porre simulacra, titulos destruit memores mei
Notes on the Medea of Seneca
correzioni e note esegetiche a MED: in 22-24 conservare il testo dei mss. contro le trasposizioni del Leo; in 301-339 non espungere, ponendo punto e virgola alla fine di 308; in questi versi S. aveva in mente Hor. carm. I, 3; in 350-360 i vv. 353-354 costituiscono il predicato anche di 355-360; in 883-887 Quis cladis modus va attribuito al coro
La Medea di Seneca e Apollonio Rodio
i rapporti tra S. e Apollonio Rodio per il mito di Medea; accenni alla spedizione argonautica; rappresentazione della gelosia di Medea; scene dell’incantesimo di Medea; maggiore fedeltà di S. a Euripide ed Ovidio
Zu Seneca’s Tragödien
correzioni a TRG; in HFU 693 leggere Metusque pallens funus; in HFU 909 leggere Indo fert seges; in HFU 1143 leggere ecce prostrata ad domum; in TRD 15 leggere conlapsi; in TRD 303 preferire etiamne; in TRD 633 preferire certe; in TRD 1031 leggere laetus; in MED 653 leggere Lyciis; in MED 680 leggere comprimens; in MED 684 leggere en omne monstrum; in MED 828 l’interiezione è en dirae dona Chimarae; in PHD 87 leggere tenuere arantes; in PHD 300 leggere nebulasque flectit; in PHD 416 leggere inflecte mentem; in PHD 1248 leggere partesque et artus; in DPS porre 135-144 dopo 148; in DPS 425 al posto di veste porre vite; in DPS 552 leggere rapit e subito dopo collocare 555; in GMM 13 leggere nosse; in GMM 31 leggere suscepi nefas; in THS 110 leggere nudus sitit e in 114 tutus exaudit sonos; in GMM 139 leggere at quodcumque nefas o auctum est omne nefas; in GMM 141 leggere vectus qua fuerat; in GMM 694 leggere et ferrum parat; in HOE 291 leggere Hercules tantum fui; in HOE 387 leggere nec ulla venus est; in HOE 537 conservare et tacite intimas; in HOE porre 673-674 dopo 639; in HOE 702 leggere fert in medium regina gradum; in HOE 1072 leggere auditum quoque; in HOE 1097-99 leggere nulli non rapidi colus / Parcas stamina nectere: / quod natum est, toleret mori; in HOE 1194 leggere carne pavissem mea; in HOE 1309-10 leggere Pindo inferant / et ossa qui mea monte proiecto opprimant; in HOE 1321 leggere at nulla tellus e in 1322 irata insuper; in HOE 1443 leggere tam prope; in HOE 1459 leggere cecidisse doleo; in HOE 1636 leggere profuit luco decus; in HOE 1694 leggere arce an ex alta pater; in HOE 1809 leggere vivit; in 1858-1860 leggere at una funeri tanto sat est / grandaeva anus defecta, quo totus brevi / conveniet orbis
Notes on Seneca’s Medea
note esegetiche e correzioni a MED: in MED 191 iam dudum è giustificato da un uso similare virgiliano; in 194-196 mantenere l’ordine dei versi senza atetesi del v. 195; in 301-339 mantenere l’ordine dei versi; in 385-386 rifiutare la trasposizione voluta da Peiper e Richter; in 387 virgola dopo facies; in 390-391 mantenere l’ordine dei versi; in 447 fugimus è presente; 566-67 possono contribuire all’esegesi di Verg. A. VI, 95-96
Ad Senecae tragoedias
correzioni a TRG; in HFU 1156-1159 tra parentesi exurge virtus; in TRD 46-50 virgola prima di libens; in TRD Andromaca pronuncia anche ne prodat aliquis (492), mentre amove testes doli è detto dal senex; TRD 491 prima di 494; TRD 496 dopo la replica del senex in 495; in TRD 746-748 tra parentesi la parole da quae a potest; PHN 320-347 non vanno attribuiti ad Antigone; in PHN 456 leggere forse domate Martem pace; in PHN 591-595 leggere regia frater meus / habitat superba: parva me abscondat casa? / hanc date repulso: liceat exiguo lare / pensare regnum? Coniugi donum datus; in MED 193 leggere roget; in MED 516-517 tra parentesi et hic maior metus; in MED 597 leggere sat; in PHD 655 leggere tuusve; in PHD 1027-1030 il riferimento è al tumulto del mare, non al mostro; in DPS 63 leggere novaeque circa funus; in DPS 276-286 285 dopo 279; DPS 439-440 dopo 441; in GMM 134 non porre punto e virgola dopo pectus; in GMM 229-233 due punti dopo deos e Aegisthe; in GMM 240 leggere referimur; in GMM 857 non aggiungere omne; in THS 660-661 invertire l’ordine dei versi; in THS 789-884 punto interrogativo al fondo di 813 e 814