Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Paratore, Ettore
Ancora delle rubriche di scena e delle sigle dei personaggi nelle Phoenissae di Seneca
in riferimento al comportamento delle due tradizioni del testo di TRG (E e A) nella rubricazione di scene e battute relativamente alle notae personarum (1956.41 ), riesame della rubricazione e della siglatura di PHN: la problematicità di PHN in rapporto con la divisibilità di scene e battute; analisi di alcuni luoghi della prima parte e soprattutto del punto di giustapposizione della seconda parte alla prima (vv. 139-140; 319-320; 347-349; 363-443); l’analisi conferma che PHN, benché incompleta e frammentaria, non consta di due tronconi incompatibili tra loro; ipotesi della genesi dei segni distintivi nella tradizione ms
Briciole filologiche
correzioni e note esegetiche a vari autori latini; relativamente a S.: influenza di Ovidio su PHD; dipendenza di Ovidio dalla Ermione di Sofocle, con riferimento ad A. Garzya, Il mito dell'”Andromaca” di Euripide, Di XV 1952, 111-112
Di alcune questioni vivamente discusse
autenticità di HOE difesa dal complesso di critiche mosse da B. Axelson (1967.11 )
Ercole in Euripide e Seneca
I. Il teatro di Seneca, II. Il teatro di Plauto con particolare riferimento al Curculio, III. Il Bellum Alexandrinum e i problemi relativi, IV. Esercitazioni plautine. Lezioni per l’anno accademico 19
I. (pp. 7-290): studio di TRG: rivendicazione del loro valore poetico, confronto con i modelli greci, composizione di TRG lungo tutto l’arco della vita di S.; questione della paternità di DPS, GMM, HOE e CTV; lingua e stile di TRG; fortuna di TRG
I. L’Agamemnon nel quadro della drammaturgia senecana, II. Il De bello civili di Cesare, III. I problemi del Bellum Alexandrinum. Lezioni per l’anno accademico 1955-56
esame di GMM (pp. 7-401): rapporti con TRG; rivendicazione della validità poetica di TRG; minuta analisi della struttura compositiva di TRG; presenza di TRG nel teatro dal XVII sec. in avanti
I. La Phaedra di Seneca, II. Il problema del Dialogus de oratoribus, III. Esercitazioni sul De grammaticis et rhetoribus di Suetonio. Lezioni per l’anno accademico 1954-55
esame di PHD; rivendicazione della validità poetica del teatro di S.; fortuna di TRG; confronto con i modelli greci; questione dell’autenticità di CTV; stile di TRG; analisi di PHD (pp. 1-220)
Il prologo dell’Agamemnon e quello del Thyestes di Seneca
affinità tra il prologo di GMM e quello di THS: il primo è però più sfumato e completo; in GMM Tieste isola un solo misfatto, in THS presenta quel misfatto come espressione della propensione al crimine insita nella famiglia dei Pelopidi; THS non può essere considerata opera precedente a GMM
Il prologo dello “Hercules furens” di Seneca e l'”Eracle” di Euripide
ideologia e tecnica della rielaborazione di Eur. H.F. in S.; ruolo del prologo recitato da Giunone: la divinità non simboleggia un’entità metafisica, ma è solo la rappresentazione del furor che nasce all’interno di Ercole; rapporti con PHN; bipartizione di HFU (uccisione di Lico, follia di Ercole); paternità di S. e precedenza cronologica di HOE rispetto a HFU
Il prologo dello “Hercules furens” e l'”Eracle” di Euripide
analisi comparativa di HFU e di Eur. H.F. con particolare attenzione al prologo pronunciato da Giunone; S. prende come modello Euripide proprio perché con lui comincia ad essere trascurato il valore religioso del mito; la scena di Iride e Lissa in Euripide costituisce l’ipotesto del prologo di S.; il problema dell’unità dei due testi tragici e i rapporti con HOE, che è di S.
Indizi di natura sociale nel teatro latino
l’elemento sociale nel teatro latino; il teatro di S. è aristocratico e letterario
La morte di Fedra in Seneca e nel D’Annunzio
D’Annunzio mutua da PHD l’orgoglio disperato e titanistico della passione della protagonista; contro Euripide, ma seguendo Ov. Her. 4, oltre che PHD e Racine, D’Annunzio evita lo scontro tra Teseo ed Ippolito e gli preferisce la diretta dichiarazione di Fedra al figliastro; nella morte di Fedra D’Annunzio segue S. nel respingere ogni pregiudiziale etica, essendo lontano sia da Euripide sia dal giansenismo di Racine; D’Annunzio modifica tuttavia quello che in S. è un amore dissennato e prepotente in un «ideale eroico di Überweib; indicazione di numerosi richiami puntuali al testo di PHD
La poesia nell’Oedipus di Seneca
considerazione di DPS come opera della giovinezza di S.; distacco da Sofocle e presenza del modello ovidiano, rinvenibile nell’uso di immagini plastiche e pittoriche, nella carica d’orrore, nell’espressività del mostruoso e del repellente
La scena finale dell'”Agamemnon” di Seneca
GMM si caratterizza per l’allucinante rapidità con cui si svolge l’azione drammatica; l’ultima scena, in particolare, è caratterizzata dalle ricercate e incalzanti riprese di vocaboli.
La scena finale dell’Agamemnon di Seneca
gli effetti teatrali della conclusione di GMM e il confronto con gli altri finali; TRG sono in grado di reggere la scena; lessico e retorica nella scena di GMM.
La tensione drammatica nell’opera di Seneca
la tecnica e la struttura concettuale adottate da S. nella trattazione di questioni di carattere morale si basano sulla perfetta conoscenza dei pregi e, in particolar modo, dei difetti della natura umana, piuttosto che sull’uso di procedimenti retorici di derivazione scolastica
Les préjugés les plus pernicieux à l’égard de la littérature latine
conferenza pronunciata alla Facoltà di Lettere e Scienze umane di Lille il 24/3/1964: originalità del pensiero e della letteratura romana ed influenze sulle letterature successive; influenza di TRG sul teatro inglese e francese; reminiscenze di S. in Racine
Lo Hippólytos kalyptómenos di Euripide e la Phaedra di Seneca. Discorso ai sordi
le differenze tra i due Ippoliti euripidei e PHD; la figura di Fedra incantatrice era presente nel Kalyptómenos; la testimonianza di PROP. II, 1, 51-52 e THEOCR. II, 10; la vicenda di Fedra in Ovidio e la sua confessione in Her. 4; critica degli studiosi che fanno risalire gran parte degli elementi di PHD al Kalyptómenos
Note critiche ed esegetiche al testo dello Hercules Oetaeus, in Ut pictura poesis. Studia Latina Petro Johanni ENK septuagenario oblata, ediderunt P. DE JONGE, E.J. JONKERS, H.M. MULDER, K.H.E. SCHUTTER, Th.H. SLUITER, R.E.H. WESTENDORP BOERMA, E.J. Brill, Leiden 1955, 129-166
correzioni e note critiche a HOE