Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Tipologia: Studi
Narratori e lettori di storia in suspence. Una nota su Lucano e Livio
L’a. si sofferma sui passi lucanei in cui il poeta narrante e il lettore si collocano di fronte all’azione narrata come se non ne conoscessero l’esito e ne attendono con profonda partecipazione la conclusione. Considera l’inizio del XXXI libro liviano, evidenziandone le corrispondenze con Seneca, de ira II, 2, 3.
A woman’s influence on a Roman text, Marcia and Seneca
Influenza delle donne sui testi letterari, scritti da uomini; gli effetti sono visibili, ad es., in MRC; in latino le qualità morali sono designate con termini che indicano differenza ed opposizione tra uomo e donna; le strutture linguistiche latine creano problemi per un uomo che vuole parlare di filosofia con una donna; paradossalmente S. nel descrivere Marcia, ricorre a categorie maschili; la struttura convenzionale della consolatio viene modificata sulla base del destinatario donna; l’atteggiamento si nota nella scelta di “exempla” rigorosamente femminili, quali Livia ed Ottavia, Lucrezia e Clelia, quest’ultime connotate tradizionalmente come esempi di virtus maschile; S. nello scrivere la consolatio deve fare i conti con un’intelligente lettrice
Seneca: la scelta dell’interiorità
Il tema dell’otium in S.; proposte didattiche di analisi del testo
L’enseignement de la philosophie à Rome
Integrare lo studio di Marrou (Histoire de l’éducation dans l’Antiquité, 6a ed. 1964, Paris, Seuil), che tralascia la trattazione dell’insegnamento della filosofia a Roma; uso delle testimonianze letterarie dalla Repubblica all’alto Impero; due fasi educative: l’insegnamento sistematico per i giovani e la “formation continue” destinata agli adulti per gusto personale; nelle scuole filosofiche si insegna una sola filosofia e non la storia della filosofia; la formazione filosofica di Cicerone e di S.; l’uso delle lectiones filosofiche, testimoniato da Gellio (Noct. Att. I,26,1-3); la disputatio come esposizione davanti a un pubblico numeroso (Plin., I,10,5); i praecepta, applicazioni pratiche di un sapere etico come base morale di PST; indubbiamente l’occuparsi di filosofia a Roma sarà appannaggio di poche persone e rimarrà “une vocation exceptionelle” (Marrou, op. cit., p.414, n.1)
Vorzeichnung zur Physiognomie des tragischen Oeuvres Senecas
La ricezione di Seneca attraverso TRG in Herder e Schlegel; lo studio filologico di O Regenbogen (1928.29 ); il teatro senecano in Schiller; l’analisi di T.S. Eliot (1927.5 e 1927.19 ) dell’influsso senecano e dello stoicismo su S.; analisi analisi della struttura drammatica di TRG: i prologhi a carattere informativo, i concetti di “Selbstdramatisierung”, di “perverse Aesthetisierung des Unaesthetischen” (cf. Seeck, 1978.77); monologo del re in DPS; analisi delle funzioni del prologo di MED e TRD; uso drammatico della categoria temporale nei canti corali; nei drammi troviamo un’analisi scrupolosa degli uomini della sua età e un’attenzione per l’antropologia dei personaggi della tragedia attica
Morals and Villas in Seneca’s Letters
Analisi di 11 lettere del I libro di PST; testo, traduzione e commento di PST 12; analisi dei libri 2-10 di PST; la figura di Epicuro in PST 13-33; i libri 14-20 di PST con le localizzazioni delle Nomento e Alba senecane e di Ardea luciliana; PST 84-88: il vivere come poesia; testo, traduzione e commento di PST 55: la residenza di Servilio Vatia; il mondo dei bagni e la figura di Scipione l’Africano in PST 86, con citazioni da Hor., Ars poet.; Vetuleno Egialo in PST 86 e il mondo della fattoria (reminiscenze di Verg., Georg.); il problema della traduzione di concetti greci in PST alla luce di PST 86; indice delle località e dei personaggi citati in PST; influssi senecani di PST 86 sul romanzo A Dying Light in Corduba, London 1996