Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Tipologia: Studi
Le char du soleil (Sen. Med. 32-36)
scopo di MED: risvegliare la coscienza di Nerone; le allusioni al progetto del canale di Corinto e all’incendio di Roma fornirebbero un terminus post quem alla datazione dell’opera, da collocarsi negli ultimi anni di vita di S. e da considerarsi probabile causa concomitante della sua morte
Phaidra in griechischer und römischer Gestalt
la figura di Fedra nella tre elaborazioni conservate, Eur. Hypp., Ov. Her. 4 e PHD; PHD dipende in generale dal Velato, ma si rifà al Coronato per descrivere la lacerazione di Fedra
Per l’interpretazione del primo canto corale dell’Hercules Furens di Seneca (vv. 125-201)
il destino di Ercole cantato dal coro di HFU è anche meditazione sul destino dell’uomo; rapporto tra l’uomo e la natura; le fonti non sono solo repertori, ma servono a dare effettivamente più rilievo ai temi trattati; la presenza di Orazio tra le fonti va circoscritta: S. elabora le sue fonti ai propri fini
Primam frontem ou firmam frontem?
in TRN 6, 2 mantenere la lezione dei mss. primam frontem, mettendola in relazione con il significato che l’espressione ha in CLM I, 4, 1, «in prima linea»
Seneca. La tranquillità dell’animo
lezioni universitarie dell’anno accademico 1970/71
Le De clementia et la royauté solaire de Néron
S. sfrutta il tema della teologia solare di Nerone per rinnovare la teologia imperiale; il tema non è nuovo e si giustifica con il legame di Nerone con l’Egitto e con alcune circostanze della sua nascita
Trois manuscrits parisiens des Epistulae ad Lucilium de Sénèque (Paris, Bibli. nat., mss. lat. 12325, 13948 et 11855)
studio di tre mss. di PST appartenenti prima della Rivoluzione all’abbazia di Saint-Germain-des-Prés: Paris, BNF, lat. 12325 (XII sec.), 13948 (XII sec.), 11855 (XIV sec.)
Seneca Hercules Oetaeus 1697-1698
in HOE 1697 mantenere la ripetizione te te; in 1696-97 mantenere pater; in 1697-1698 mantenere nocte commissa dies quaesivit unus; HOE potrebbe non essere di S., ma di un autore influenzato da PHD
Das Gebet des Kleanthes an Zeus und das Schicksal
la traduzione dell’inno di Cleante a Zeus in PST 107,11 contiene un verso in più della versione tramandata da Epitteto/Arriano (SVF I, 118, n° 527)
La Medea di Ovidio
i due frammenti superstiti della Medea di Ovidio sono citati in Sen. Rhet. suas. III, 7 e Quint. VIII, 5-6: in MED 561-567 S. ricalca Ovidio come riportato da Quintiliano