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Tipologia: Studi
Seneca, Marco Aurelio e il Protrettico di Aristotele
il Protrettico di Aristotele è fonte comune di Crisippo, S. e Marco Aurelio; rielaborazione di luoghi aristotelici riguardanti l’esortazione alla vita contemplativa (fr. 10c, p. 46 W.; 5a, p. 30 W.; 11, p. 49 W. = OTI 5); i tre ideali di vita, voluttuaria, attiva e contemplativa (fr. 15 W. = OTI 7); superiorità dell’uomo sugli animali per il possesso della ragione (fr. 10a; 10c, p. 45 W.; 3, p. 24 W. = BRV 1, 2 e PST 76, 8-10, 14-15)
Seneca’s Epistulae Morales. The text emended and explained (I-LXV)
in PST 1, 5 punto fermo dopo tua e punto e virgola dopo incipies; in 3, 3 mantenere illi ius; in 6, 7 S. non osserva che Ecatone è amico di tutti, ma che la possibilità di essere amici di se stessi è data a tutti gli uomini; in 8, 4 l’infinito ruere è retto anch’esso da licet; in 9, 4 leggere sed quae s<i> ibi desunt; in 13, 14 ibi è una glossa; in 14, 13 leggere exportantis; in 14, 16 integrare prima di cum occidit (cf. anche 1960.46); in 16, 2 il passo si conclude con nego iam loqui; in 18, 11 mantenere decretis; in 20, 2 leggere aut ipsa inter se vita; ut unus sit omnium actionum color; in 21, 10 leggere cum adieris huius hortulos, te inscriptum hortabitur; in 22, 7 la proposizione introdotta da nisi va unita strettamente a quanto precede; in 22, 13 mantenere adoro; in 24, 26 integrare nauseabo; in 26, 3 leggere aeque ac si nolim dopo habiturus; in 26, 8 leggere sim al posto di sum oppure considerare unde sumpturus sum come interrogativa diretta; in 29, 2 mantenere il testo tradito; in 30, 8 mantenere il testo tradito; in 31, 11 integrare rei dopo obstari; in 32, 3 non porre virgole tra deinde e positum; in 33, 1 mantenere il testo tradito; in 33, 5 leggere res geritur; in 36, 5 mantenere illud; in 37, 3 non integrare vi; in 41, 7 mantenere il testo tradito; in 42, 4 espungere si subaudis; in 45, 2 leggere libros mihi quam consilium; in 45, 5 mantenere il testo tradito, anche se l’espressione non è felicissima; in 45, 8 mantenere nesciat dei mss. e porre punto e virgola dopo; in 46, 3 sottolineare la sinteticità del costrutto propter quod quisquam; in 47, 5 mantenere quod all’inizio e non integrare dopo temulentorum; in 47, 8 leggere habet al posto di habebit; in 48, 7 dopo vocat integrare ; in 49, 4 leggere parcitatem al posto di futuram dei mss.; in 49, 5 integrare prima di conloco; in 52, 5 leggere ambo, dis, paria e subito dopo invenie< s sic am >bo; quicquid fecit , alterius; in 53, 9 mantenere adest et iubet dei mss.; in 53, 12 espungere tela; in 56, 2 espungere biberari (sotto cui c’è liberari) come glossa che ha provocato lo spostamento di tollunt, integrare quest’ultima parola e leggere iam al posto di nam; in 57, 7 integrare de Stoicis; in 58, 32 mantenere ea; in 61, 1 leggere senex ea desii; in 63, 4 porre virgola dopo cogitaturus est e punto e virgola dopo sicut illud; in 65, 15 mantenere peiora.
In id latus, Ep. Mor. XV, 8
in PST 15, 8 leggere inclinabit latus
Syntaxe du subjonctif chez Sénèque, Lettres à Lucilius, Mémoire de diplôme d’études sup.
The Senecan temper in Lucan, Diss.
Fashionable Life in Rome as Portrayed by Seneca, Diss.
Die Tironischen Noten
uso della stenografia; suo arricchimento da parte di S. e testimonianze delle fonti; elenco delle principali abbreviazioni
Zu Ps. Senecae ad Paulum Ep. 13
correzione a SPL 13: leggere colliguntur o collaudantur al posto di colliduntur
Der Philosoph Seneca und das alte Testament
discussione di alcuni loci che possono rivelare la presenza dell’Antico Testamento in S.; un confronto puntuale dimostra che S. non lo usò mai, se pure ne ebbe conoscenza
Valerius Maximus, Seneca und die “Exemplasammlung”
la raccolta di esempi che secondo A. Klotz (Zur Literatur der exempla und Epitoma Livii, Her XLIV 1909, 198) sarebbe stata alla base dell’opera di Valerio Massimo e di molti exempla in S. non pare esistere; confronto tra i testi di S. e quelli di Valerio; influenza della retorica e di Cicerone