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Violence, nature et divin chez Médée

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la violenza nel dramma di Medea: in Euripide è più discreta, più spirituale che fisica, mentre in S. Medea sembra quasi essere lo strumento di vendetta di forze superiori; Grillparzer (Der Gastfreund; Die Argonauten) invece non pone Medea all’origine della violenza, ma la trasforma in una sorta di Cassandra bisognosa di tenerezza, che diventa vendicativa perché umiliata da tutti; Jahnn (Medea) insiste invece sulla violenza fisica e sulla barbarie della protagonista; J. Anouilh (Médée) cerca di attenuare la violenza della donna, mettendo in rilievo come ella sia spinta a vendicarsi dal tradimento; tutti gli autori hanno rifiutato di dare una definizione precisa delle ragioni dell’ira e della vendetta, mantenendo l’ambiguità che è propria del tragico

Testo in latino: No
Personaggi: Creonte, Giasone, Medea
Rivista: Pal
Numero rivista: XLV
Pagina rivista: 229-249
Codice scheda: 1996.87
Parole chiave: Fortuna
Opere citate: MED
Note: con riassunto in inglese a p. 286