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Seneca’s Epistulae Morales. The text emended and explained (LXVI-XCII)
proposte esegetiche e correzioni al testo di PST: in 66, 16 mantenere coactum; in 66, 21 inserire ac pallidus; in 67, 5 espungere si e preferire nonne a nempe; in 68, 1 leggere te tibi; in 68, 11 scegliere cuius turbae e habeat; in 69, 5 il testo originale potrebbe essere si tam breve tempus intra vallum decidimus; in 70, 5 leggere illo e mantenere ex stilicidio; in 70, 21 conservare deberet; in 70, 28 il periodo originale doveva essere eadem illa ratio monet ut, quemadmodum potes et quicquid obvenerit, ad vim ferendam tibi invadas, mentre scilicet moriaris va interpretato come glossa; in 74, 9 leggere decepti fallimus; in 74, 33 leggere languoris insignis; in 75, 7 leggere quae multa disces; in 78, 8 porre admnonetque non ; in 78, 11 leggere ipsis per se quae cupimus; in 79, 2 inserire quia non ipsum exest; in 80, 1 congetturare uno ; in 81, 14 ricomporre l’ordine e leggere utrum aliquis quod praestabat, a se quod daret sumpserit; in 82, 2-3 è probabile che il secondo quid ergo sia un’indicazione di un’omissione commessa; in 83, 19 leggere decuit; in 84, 1 mantenere il testo tradito e non aggiungere nihil; in 84, 8 quo deve essere considerato un pronome indefinito; in 86, 8 non c’è bisogno di supplire alcunché; in 86, 12 aliquis è inutile; in 86, 14 leggere quod vidi illum arborum trimum et quadrimum, fastidiendi fructus ant deponere; in 87, 1 leggere nunc; in 87, 3 possibile non agminis mora; in 87, 41 mantenere hanc; in 88, 17 conservare desperabo; in 88, 44 leggere uno inverso; in 88, 45 non si deve espungere l’ultima frase; in 89, 8 le parole da cohaerent in avanti vanno considerate una frase a sé; in 90, 9 forse ci vuole suspensam; in 90, 22 porre tunc universum; in 92, 2 leggere interritos e non securos; in 92, 4 confermare la lettura honesta; in 92, 6 leggere magno . Vitam facit titillatio corporis?; in 92, 34 si può supporre ignis illud excludat