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Jason und Medea bei Seneca

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Giasone nel corso di MED si accorge dei propri errori, ma desidera solo dimenticarli; in questo modo egli non prende completa coscienza di sé e non attua una vera conversione morale, fornendo il quadro dell’uomo che si consegna senza energie e senza convinzioni al destino; Medea, invece, vede il male vincere dentro di sé e non sa opporvisi; la sua vittoria (nunc Medea sum) si configura in realtà come sconfitta e come annullamento della propria personalità

Testo in latino: No
Personaggi: Giasone, Medea
Rivista: A&A
Numero rivista: XII
Pagina rivista: 125-140
Codice scheda: 1966.99
Parole chiave: Esegesi
Opere citate: MED; PST 5, 1-2; 6, 1; 22, 15; 37, 4; 41, 4; 52, 4; 65, 16
Note: ristampa in 1972.11, 292-320 con Nachtrag bibliografico aggiornato al 1970