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Idaeos Cato. Zu einem Akrostichon bei Seneca (AL 394 S. B.)

Argomenti:

Risposta a Joachim Dingel (WS XCVIII, N. F. XIX, 1985, 173-8), che legge in un epigramma dell’A.L. attribuito a S. un acrostico, “Idaeos”. Mentre Dingel connette l’aggettivo a digitos e ipotizza un potere magico per Catone (in parallelo con gli Idaioi daktyloi di Eracle in Cicerone, De natura deorum 3, 42), Damschen legge Idaeos come forma arcaica di Idaeus, che, riferito a Catone, significa “romano” per antonomasia (in quanto i Romani discendevano dai Troiani)

Testo in latino: No
Personaggi: Catone Uticense
Rivista: Her
Numero rivista: CXXXI
Anno rivista: 2003
Pagina rivista: 501-2
Codice scheda: 2003.9
Parole chiave: Esegesi
Opere citate: PRG
Note: In risposta a Joachim Dingel, Über ein Akrostichon und ein Telestichon in der Anthologia Latina (394 u. 109 S. B.), WS XCVIII, N. F. XIX, 1985, 173-8