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A che serve pregare, se il destino è immutabile? Il problema del pensiero antico

Argomenti:

se il destino è immutabile paiono inutili expiationes e procurationes, preghiera e religione tradizionale; fonti di NTR II, 35 sono Posidonio e il suo allievo ed epitomatore Asclepiodoto, che valorizzano la preghiera in una vita dominata dal logos e dal destino; la dottrina stoica del destino.

Testo in latino: No
Personaggi: Asclepiodoto, Posidonio
Rivista: El
Numero rivista: XI
Pagina rivista: 51-56
Codice scheda: 1990.73
Parole chiave: Religione
Opere citate: NTR II, 35; PRV 5, 8; PST 10