Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Zenone
La traduzione “infedele” di Seneca della preghiera di Cleante
esame della traduzione di S. della preghiera di Cleante in PST 107, 10; problema dell’attribuzione di paternità dell’ultimo v.; rilevamento di uno iato di tono e di pensiero tra i primi quattro vv. greci e il quinto verso di S.: esso fa riconoscere in S. rispetto a Cleante l’omologazione di fato e provvidenza e la presenza del concetto di una colpa della volontà (nolentem; cf. il più tardo concetto di mala voluntas); forzatura del testo di Cleante da parte di S., che rappresenta la posizione ortodossa dell’antico stoicismo di Zenone circa il rapporto tra divinità e fato; la dottrina stoica del fato in ambiente latino (cf. Verg. A. III, 114; IV, 519-520; V, 709; VIII, 131-133; Manil. III, 58; IV, 22. 117-118; Lucr. II, 255-279; Cic. fat.); il pensiero di S. sul fato (PRV, sopr. 5, 4-8; 15, 4-7; TRN 10, 4; 11, 1-3; PST 107): ricchezza concettuale e argomentativa di S.; il tema della felicità del saggio (cf. DPS 980-994); l’ideologia del fato dopo S.: Epitteto e Marco Aurelio; esame del contesto in cui avvenne la ripresa dei versi cleantei da parte di Simplicio (IV sec.)
Citazioni da Zenone nelle opere morali di Seneca
le citazioni di Zenone in DLG e PST non dimostrano la conoscenza diretta dei testi.
Seneca and the stoic orthodoxy
filosofia e politica di S.; i concetti di volontà, destino, suicidio, re ideale e schiavitù; l’etica sessuale, la concezione dell’anima come daimone l’accostamento al platonismo come elementi eterodossi della filosofia di S.; idea della virtù e teodicea in S.
Stoic Cosmology and Roman Literature, first to third centuries A.D.
cosmologia stoica, vocabolario, concezioni cosmologiche stoiche negli scrittori romani (a S. sono dedicate le 1397-1401 con alcuni riferimenti testuali).
The Senecan Notion of Obligation and its Influence on Tertullian’s Prescription of Heresy, Diss.
la nozione politica di “obbligo” nella filosofia greca; gli stoici per primi stabiliscono la necessità di leggi universali che mirino al bene dell’intera comunità umana ed a cui i singoli hanno l’obbligo di ubbidire; S. aggiunge che i benefici dati dagli dei obbligano l’uomo; Tertulliano utilizza l’argomentazione senecana per dimostrare che la Chiesa è un dono di Dio e che la legge di Cristo obbliga l’intera comunità umana all’obbedienza
On the Origin of Seneca’s “Ducunt volentem fata, nolentem trahunt”
la sententia Ducunt volentem fata, nolentem trahunt, aggiunta alla traduzione di Cleante (SVF I, 118, n° 527) non è di S., ma trae origine in Dox. Graec. 571, 11 Diels (= SVF II, 284, n° 975), attribuibile a Crisippo o Zenone
Posidonius the dialectician in Seneca’s letters
discussione di passi di PST la cui fonte e attitudine filosofica sono Posidonio e la sua scuola
Note on the origin of Seneca’s “Ducunt volentem fata, nolentem trahunt”
la massima ducunt volentem fata, nolentem trahunt di PST 107, 11 si ispira a quella attribuita a Crisippo o a Zenone in SVF II, 284, n° 975
Stoic apatheia and Seneca’s de clementia
rapporti tra la clementia e l’apatheia; peculiarità dello stoicismo di S
Nature et limites de l’éclectisme philosophique chez Sénèque
eclettismo filosofico di S., indipendenza di giudizio e capacità di incorporare il pensiero altrui; rapporti con la diatriba; analisi dell’aegritudo; idea di natura; l’etica ed il rapporto con la politica