Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tito Lucrezio Caro
Le espressioni del fato nella scrittura di Seneca filosofo
Problema del rapporto tra fato e provvidenza nella filosofia stoica; coincidenza in S. delle nozioni di fato e provvidenza, secondo la dottrina di Crisippo; esame del linguaggio di S. relativo alla complessa visione del fato; pregnanza poetica del lessico ideologico del fato nella lingua di S.; polemica contro il fato stoico in Lucr. II 255-279 e Luc. II 287
Seneca e gli arcaici
S., lontano da ogni forma di arcaismo, si scaglia soprattutto contro gli arcaizzanti piuttosto che contro gli arcaici, cui si appella in quanto documentano un uso linguistico autentico e genuino, nonché per la loro sentenziosità e in funzione del suo intento etico
Trois maladies sur la longue durée. Prolégomènes à une histoire de la mélancolie
la melancholia o bile nera negli autori greci e latini (Hp. aph.; [Arist.] pr. 30; [Hp.] ep.; Lucrezio; S.); cenni sull’Anatomy of melancholy di Burton
Elementi di sermo cotidianus nella lingua di Seneca prosatore
la lingua di S. presenta elementi illogici e concorrenze di indicativo e congiuntivo; le coordinazioni libere; esempi di uso di hic ed ille, alius ed alter, del gerundivo e del participio; struttura della disposizione delle parole; le congiunzioni subordinanti
El tema de la edad de oro en Fedra de Seneca
analisi di PHD 525-539; l’età dell’oro come tappa metafisica primigenia dell’umanità ricordata da S. come memoria mitica dell’umanità; linguaggio “barocco” di S.; le rationes seminales
Seneca scienziato
S. e la scienza; conoscenze tecnico-scientifiche dell’epoca; scienza e rapporti con la morale e la religiosità; metodologia scientifica di S.
L’epistola I, 1 di Orazio e il proemio del De otio di Seneca (tradizione filosofica e riflessione autobiografica)
confronto tra Hor. ep. I, 1 e il proemio di OTI; precise corrispondenze formali, un comune invito alla sapientia e una comune humus filosofica, ma soprattutto situazioni esistenziali e psicologiche analoghe
La notion de progrès chez Lucrèce et Sénèque
il concetto di progresso non fu negletto nell’antichità: Lucrezio e S. diedero la propria approvazione circa l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche, sebbene ponessero in rilievo i pericoli di un utilizzo non corretto
Solis rota. Ennio ann. 558 Vahl.2 e la tradizione di una metafora
esame dell’espressione solis rota in autori sia greci sia latini; suo uso metaforico attinto dai presocratici in Euripide e sua evoluzione negli autori latini a partire da Ennio fino agli autori tardi; suo uso in TRG come elemento positivo di una figurazione mitologica
Il progresso umano in Lucrezio e Seneca
S. constata il continuo progresso degli uomini e come Lucrezio ritiene che per loro stoltezza essi convertano in danno quello che potrebbe o dovrebbe essere un vantaggio: per questo mette in risalto gli aspetti negativi del progresso, mostrando come precludano la via della virtù