Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tertulliano
Unentdeckte Dichterimitationen in Tertullians Ad Nationes
echi di DPS 925 e di THS 267-270 in Tert. nat. I, 7, 28
Les règles de la parénèse et la composition du “De patientia” de Tertullien
esegesi di Tert. pat. 16, 1 alla luce di PST 95, 65-66; parenesi; eziologia; tripartizione dell’opera
Rediscovering the De remediis fortuitorum
le antiche attribuzioni del De remediis fortuitorum a S.; l’esame dello stile, del vocabolario, della sintassi e la presenza di clausole dimostrano che tale opera è conforme allo stile di S. e che queste somiglianze non riflettono uno sforzo consapevole di imitazione da parte di un altro scrittore; breve analisi dello stato attuale del testo ms.
Lettori cristiani di Seneca filosofo
rapporti tra S. e i cristiani; la presenza di abbondanti tracce di elementi senecani in Arnobio dimostra l’insospettato apporto del pensiero stoico romano all’apologetica e all’Adversus nationes; ruolo svolto da Gerolamo nell’adattare qualche dato biografico e precetto filosofico ad un’interpretazione religiosa coerente di S.; importanza della testimonianza offerta dalla breve elegia Anth. Lat. 666 R. nella ricostruzione del cammino, non sempre agevole, percorso da S. verso l’accoglienza nella nuova cultura cristiana.
…corrumpunt corpora nostra. I balnea e la cura del corpo in Seneca e nei Padri
I balnea a Roma e la loro interpretazione moralistica in S. e negli scrittori cristiani (Tertulliano, Clemente Alessandrino, Gerolamo)
Seneca saepe noster: verità o equivoco?
S. negli scrittori cristiani è utilizzato ampiamente ma citato raramente; riflessioni sulla celebre sententia tertullianea Seneca saepe noster e analisi di alcuni passi tertullianei in cui il linguaggio teologico dell’apologeta è influenzato da S.; S. in Cipriano, Arnobio, Lattanzio, Gerolamo, Agostino
The Senecan Notion of Obligation and its Influence on Tertullian’s Prescription of Heresy, Diss.
la nozione politica di “obbligo” nella filosofia greca; gli stoici per primi stabiliscono la necessità di leggi universali che mirino al bene dell’intera comunità umana ed a cui i singoli hanno l’obbligo di ubbidire; S. aggiunge che i benefici dati dagli dei obbligano l’uomo; Tertulliano utilizza l’argomentazione senecana per dimostrare che la Chiesa è un dono di Dio e che la legge di Cristo obbliga l’intera comunità umana all’obbedienza
Seneca e la fonte di un passo di Tertulliano
adattamento da parte di Tert. an. 41, 1-3 del pensiero di S. per dare fondamento e giustificazione teorica alla dottrina dell’anima naturaliter Christiana; affinità di pensiero e analogie formali tra S. e Tertulliano
Two notes on Tertullian
ad un’errata interpretazione di BNF VII, 31, 3 si dovrebbe la confusione in cui è incorso Tert. nat. II, 2 circa le opinioni filosofiche sulla natura degli dei; l’interpretazione erronea di Stratone di Lampsaco in Tert. Adv. Marc. 1, 13 è causata da una conoscenza approssimativa del De superstitione di S.
Un topos escatologico in Seneca e in autori cristiani
la concezione del morire come praemitti da parte di chi resta e che è destinato a seguire colui che ha mandato innanzi è un tema escatologico presente nelle consolazioni di S. e si ripresenterà nei testi cristiani con un nuovo significato; in S. però l’anima vive solo fino alla periodica conflagrazione, quando tutto, secondo la dottrina stoica, viene annullato; negli autori cristiani la nozione del praemittere-sequi acquisisce significato più profondo; Excursus I (p. 133): L’escatologia di Seneca in uno studio recente (= 1967.48 ); Excursus II: Il De patientia di Tertulliano e Seneca