Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tacito
Seneca
conferenza divulgativa a difesa di S.; analisi delle fonti; S. e il matrimonio (proposta di ricostruzione dell’opera relativa); l’Erma di Berlino (cf. 1935.23); S. e il pensiero epicureo sugli dèi
De Senecae dialogo undecimo qui est ad Polybium de consolatione, Dissertatio Inauguralis
questione della paternità senecana di PLB e testimonianza di D.Cass. LXI, 10: l’opera è autentica; discussione dei punti controversi di PLB; carattere adulatorio e non ironico di PLB e suo destinatario; confronto stilistico con HLV, MRC, TRN e CNS: uso dei pronomi (in particolare dimostrativi), sintassi, figure retoriche, uso delle congiunzioni
Passion in a stoic’s Satire Directed against a Dead Caesar?
interpretazione antropologica di LDS: intento di S. sarebbe di mettere in scena un modello di re folle su cui poter sfogare (insieme al lettore) le proprie passioni per accogliere la nuova età neroniana con animo libero da turbamenti
In primum Tiberii Caesaris principatum iuventae tempus inciderat: note senecane sulla cultura filosofica di età tiberiana
rilettura di PST 108 dalla quale si può tratteggiare il contesto culturale dell’età tiberiana in cui a Roma furono posti i fondamenti per una philosophia togata di ispirazione pitagorica che ebbero un ruolo anche nell’educazione di S.
Seneca, la diatriba e la ricerca di una morale austera. Caratteristiche, influenze, mediazioni di un rapporto complesso
analisi dei rapporti (e degli apporti reciproci) tra S. e la diatriba condotta attraverso l’inquadramento della tradizione bionea in lingua latina, l’evidenziazione della riscrittura retorico-stilistica di alcuni motivi da parte di S., l’esame di alcuni tra i brani o i personaggi senecani più significativi, il rapporto dell’opera senecana con la satira moralistica
Nota a Octavia 137-142
in CTV 139-140 riferire suo a sanguine invece che a nato permette di eliminare alcuni problemi interpretativi e tentativi di emendazione
Sceptra … cognatae domus (Sen. Oed. 513). Tra Edipo, Creonte e la casa del princeps
motivi del colloquio tra Edipo e Creonte: la diffidenza tra regnante e sottoposti; il divieto imposto a Edipo di compiere necromanzie riflette la parentela tra il princeps e le divinità superne; la condizione privilegiata dei parenti del re riflette i grandi patronati degli adepti alla famiglia imperiale; gli svantaggi del peso del potere (analogie con BRV)