Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tacito
Seneca und Agrippina im antiken Urteil
per quanto presenti S. in modo più favorevole di Dione Cassio (lo dimostra la descrizione delle ultime ore di S.), Tacito non manca di biasimarne la posizione nei confronti dell’ascesa al potere di Agrippina
The death of Agrippina and the finale of the Oedipus of Seneca
il dialogo tra Giocasta ed Edipo accecato in DPS 1032-1039 sembra alludere a Nerone e alla madre Agrippina; il riferimento di Giocasta al proprio ventre in PHN 447 ss. e HOE 1678 ss. ricordano un particolare della morte di Agrippina come narrato da Tacito; il motivo è stato probabilmente inserito successivamente nella tradizione storica sulla base di materiale tratto da TRG, dove una morte quale quella descritta per Agrippina non è un fatto isolato
Annals, 14,53,2. The Pathos of the Tacitean Seneca’s Request to Nero
sulla scelta degli esempi di Agrippa e di Mecenate nel dialogo tra S. e Nerone in Tac. ann. XIV, 53, 2: l’intenzione di Tacito è di rendere il dialogo più patetico; i lettori ne deducono che la difesa di S. è fragile
Tacitus, Annalen 14, 53/56 und ein angeblicher Briefwechsel zwischen Seneca und Nero
sullo scambio epistolare tra S. e Nerone elaborato da un umanista italiano ispirandosi a Tac. ann. XIV, 53-56, in cui si descrive la richiesta che S. fa a Nerone perché lo sollevi dai suoi incarichi; elenco e descrizione dei mss. che lo contengono: San Daniele del Friuli, Bibl. Civica Garneriana, 121; Parma, Bibl. Palatina, 937, f. 131/141; Verona, Bibl. capitolare, CCXLI, 28v – 30v; testi delle lettere di S. a Nerone e di Nerone a S.
Das Todeserlebnis im Denken Senecas
il tema della morte nelle opere di S.: perché la morte è per S. un problema metafisico; che cosa vuol dire essere morto; che relazione c’è tra morte e vita; possibilità per l’uomo di essere padrone della propria morte come della propria vita; come S. ha messo in pratica in prima persona le proprie concezioni sulla morte (sulla base del racconto fattone da Tacito)
Die Vorbereitung des taciteischen Menschen- und Herrscherbildes in der Dichtung der frühen römischen Kaiserzeit
il pessimismo di Tacito nei confronti degli uomini, degli dèi e del destino ricorda atteggiamenti della poesia della prima età repubblicana; le figure di Cesare e Pompeo in Luc., di Eteocle e Polinice in Stat. Theb. e di Atreo e Tieste in THS sono per molti aspetti vicine a figure tacitiane
Medeas Entwicklung bei Seneca
analisi di MED, in cui si riconosce una certa progressione dell’azione, che si esplica in una sorta di concretizzazione del progetto dell’ira; rapporti con la fonte euripidea e con la filosofia di Crisippo; l’ira di Medea e le formulazioni di IRA; parallelismo tra la descrizione conclusiva della condotta di vita di Tiberio da parte di Tacito (ann. VI) e l’atteggiamento della Medea di S.
Seneca, Letters from a Stoic. Epistulae morales ad Lucilium, selected and translated with an introduction by Robin Campbell
traduzione inglese di 42 PST (di cui 5 abbreviate), con introduzione sulla figura e la fortuna di S., note, bibliografia, appendice sulla morte di S. in Tac. ann. XV, 60-64 ed indici
Petronius, Seneca, and Lucan: a Neronian literary feud?
esame delle testimonianze riguardanti l’esistenza di un ristretto circolo letterario, creatosi all’interno della corte neroniana
L’epicureismo di Mecenate e il Prometheus
studio della figura di Mecenate e discussione della tesi di Riccardo Avallone, Mecenate, Napoli 1963, sulle fonti; i giudizi senecani su Mecenate non presentano reali contraddizioni o incompatibilità con il resto della tradizione, giacché i tratti divergenti sono il logico risultato del diverso angolo prospettico sotto cui il filosofo guarda Mecenate; citazione di frammenti di Mecenate in PST 101, 10 (poesia) e 19, 9 (prosa) riconducibili ad una medesima opera, il Prometheus, appartenente al genere della satura menippea e attestante la crisi spirituale di Mecenate, amaro frutto del suo edonismo