Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Posidonio
La ricchezza e le cause di male. Appunti sulla terminologia relativa alle cause in Seneca epist. 87, 28-34
analisi dei termini adoperati in PST 87, 28-34; la ricchezza è causa praecedens del male; polemica con l’Accademia, di tendenza scettica, circa la possibilità di pervenire alla conoscenza certa del vero
Il secondo coro delle Troades e il destino dell’anima dopo la morte
problema escatologico nelle opere filosofiche e in TRG; dicotomia immortalità/mortalità dell’anima espressa attraverso l’antitesi (affermazione dell’immortalità dell’anima in TRD 157-163 e 790-791 vs. nichilismo 371-372; 376-377; 397); contrasto tra concezione pitagorico-platonico-stoica ed epicurea; contrasto tra razionalismo e sentimento religioso, fra linea filosofica e fideista; non si tratta di incoerenza, ma del profondo travaglio spirituale di S.; pregnanza della similitudine uomo-lucerna in PST 54, 5
Il concetto di causa nella filosofia ellenistica e romana
la dottrina della causalità, con particolare riferimento alla nozione di causa attiva e efficiente; la concezione stoica della causalità; testimonianza di Cicerone; critica di Carneade; la teoria della causalità in S. (pp. 4533-4538): esame di PST 65, con la contrapposizione di due modelli alternativi di causalità (platonico-aristotelico da un lato e stoico dall’altro); dipendenza di tutte le cause da quella efficiente (la ragione che agisce, cioè Dio); giustificazione di tale tesi in base ai fondamenti della fisica zenoniana; dimostrazione della validità della fisica stoica: la teoria della causa unica ed efficiente è il modello più valido di interpretazione dell’ordinamento del cosmo; utilizzazione della dottrina della causalità per spiegare il rapporto tra bene e ricchezza in PST 87; conformità della distinzione senecana delle cause a quella presente in Cic. fat.; ulteriori sviluppi della dottrina della causalità in Clemente Alessandrino
Les règles de la parénèse et la composition du “De patientia” de Tertullien
esegesi di Tert. pat. 16, 1 alla luce di PST 95, 65-66; parenesi; eziologia; tripartizione dell’opera
Posidonio in Seneca, Epist. 88,20 ss.
analisi di PST 88, 20 con particolare attenzione alla posizione pedagogica di S.; il soggetto di inquit è Posidonio e l’obiezione comincia con multa adiuvant ed è di S., che non riprende la teoria di Posidonio secondo la quale le scienze fanno parte della filosofia
Scienza e non scienza nelle Naturales quaestiones di Seneca
S. non ha una posizione personale nella teoresi filosofica, ma ha dato un rilevante contributo alla nostra storia della scienza, per il suo procedere dossografico e perché ha creato una terminologia scientifica latina che ricalca quella greca, con precisione e gusto per la lingua
“Rude saeculum” que l’âge d’or selon Sénèque (d’après Ad Lucil. 90, 44-46)
analisi del pensiero di S. sull’età dell’oro: incompatibilità della saggezza con l’età dell’oro; posizione di Virgilio e S. di fronte al mito
In umbra virtutis. Gloria in the Thought of Seneca the Philosopher
per convertire i Romani alla vita virtuosa, S. ridefinisce il concetto di gloria ereditato dalla tradizione romana e dalla media Stoà, eliminandone la connotazione politica a vantaggio di quella morale e adattandolo alla sua filosofia dell’Innerlichkeit
Sénèque, lecteur de Posidonius (à propos des Lettres 88 et 90)
critica ad alcune interpretazioni avanzate da Marie Laffranque (Poseidonios d’Apamée. Essai de mise au point, Paris 1964); le testimonianze di S. sulle teorie di Posidonio (gli indifferenti, il riconoscimento della matematica e delle arti liberali, l’attribuzione al saggio del ruolo di guida politico-sociale) sono da considerarsi valide e per nulla inficiate da opposte convinzioni nutrite da S.
Le dernier été de Sénèque
tentativo di ricostruire la vita di S. nell’estate del 64 a partire da PST 76-104; rapporti con Lucilio e spostamenti da Roma alla Campania