Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Ovidio
Seneca tragico vs. Seneca filosofo. Nuovi approcci a una vecchia querelle
l’insegnamento filosofico di Seneca e la sua produzione drammatica possono essere conciliati al di là dei contrasti tra le posizioni dei separatisti e degli unitari: in conformità con il principio aristotelico di integrazione tra conoscenza ed emozioni, le tragedie senecane mirano ad un piacere cognitivo della mimesi tragica, che può avvenire su tre livelli di percezione. Presenze aristoteliche sono individuabili anche nel prologo di THS, mentre la quarta ode corale segna un punto di rottura con il teatro classico, dal momento che il coro rinuncia di illustrare l’intreccio della vicenda, immergendosi nel buio che essa ispira.
Tra Ovidio e Seneca: la traccia dell’epos di Pitagora nel programma filosofico delle Naturales Quaestiones
nella prefazione di NTR III Seneca appare non solo contemplare il cosmo, ma svolgere su di esso una vera e propria azione demiurgica, imitando la precedente poesia didascalica (in particolare Ov. Met. 15) e nel frattempo contrapponendo ad essa la propria prosa scientifica, che raggiunge in tal modo il sublime stilistico
Il volo di Fetonte da Ovidio a Seneca
Seneca contestualizza Ov. Met. II,63-69;79-81 all’interno di PRV in modo tale da costruire una sorta di prosimetro e la sua lettura del volo di Fetonte come lodevole prova di virtù non deve considerarsi il frutto di un rimaneggiamento di Ovidio, bensì di una lettura selettiva del testo poetico (forse filtrata dal ricordo di Trist. IV,3,65-76), in sostanziale continuità con l’immagine di Fetonte data dal poeta, anch’essa nobile e positiva.
Poet and Audience in Senecan Tragedy. Phaedra 358-430
Esame del rapporto di S. tragico con il pubblico attraverso l’esame di PHD 356-430; interazione del poeta, distaccato dall’azione drammatica, con il pubblico, secondo la tecnica già ovidiana
Herculeus labor. Studien zum pseudo-senecanischen Hercules Oetaeus
Questione dell’autenticità di HOE (rifiuto della paternità senecana); studio di HOE in rapporto con la tradizione letteraria (modelli: Soph. Tr.; Ov. her. 9 e met. IX; resti di praetextae) e con le altre TRG (HFU; DPS); influenza delle scuole di retorica; analisi di HOE; originalità dell’anonimo autore di HOE
Il personaggio di Creonte nella Medea di Seneca
Analisi del personaggio di Creonte in MED; rapporto con i modelli: cambiamenti nelle figure di Medea e di Creonte spiegati con l’uso e la manipolazione delle fonti da parte di S.; analisi del dialogo fra Medea e Creonte e confronto con l’analoga scena in Euripide, con Ovidio e con la tragedia latina arcaica; Creonte come figura stereotipata e al contempo atipica di tiranno, caratterizzato da una cifra parodistica unica per quanto riguarda l’atteggiamento di S. nei confronti della figura del tiranno
Forms of Senecan intertextuality
Punti di contatto intertestuali con i precedenti poeti (soprattutto Virgilio e Ovidio) in TRG come fonte di horror e contemporaneamente apologia per la sua legittimazione
The tempest in Callimachus’ Hecale
Correzione a Call. Hec. fr. 18, 5. 7 Hollis; imitazione di fr. 18, 10 (oscurità dovuta alla notte e alla tempesta) da parte di Pac. fr. 412 Klotz, Ov., met. XI, 521. 550 e GMM 472
“Vivi nascosto”: riflessi di un tema epicureo in Orazio, Ovidio, Seneca
Studio dei passi contenenti il principio del vivere nascosto: Hor., ep. I, 17, 10; 18, 102 (tema dei rap-porti con il potere); Ov., trist. III, 4, 25 (critica della contraddizione oraziana tra aurea mediocritas e scelta perso-nale); S. (polemica del saggio stoico contro la vita ritirata); probabile paternità senecana di PRG 407 e 408 R.
Il “Thiestes” di Seneca: sentieri ermeneutici
Tentativo di ricostruire la “volontà del testo”, le circostanze esistenziali e politiche di composizione e di pubblicazione e l’atto di comunicazione cui il testo era destinato, a partire da THS stesso, dalle stratificazioni letterarie e culturali e dalle relazioni intertestuali che sono sottese; testo, traduzione italiana e note critico-esegetiche a THS