Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Ovidio
Duplex nefas, ferus spectator: spectacle and spectator in act 5 of Seneca’s Troades
il rapporto tra spettacolo e spettatori nel V atto di TRD è approfondito attraverso l’analisi del discorso del messaggero (carattere, funzione, modelli letterari); in S. l’utilizzo degli spettatori in funzione drammatica è influenzato da spinte culturali e filosofiche sapientemente intrecciate
Desde la otra orilla: el exilio del estoico
critica all’interpretazione della “literatura del contraexilio” di Claudio Guillén (El Sol de los desterrados: literatura y exilio, Barcelona 1995): non è possibile individuare, nella trasfigurazione letteraria dell’esperienza dell’esilio operata da Ovidio e S., un sentimento universale
Algunas consideraciones mitográficas sobre la Medea de Séneca
individuazione e confronto delle fonti letterarie adoperate da S. per tratteggiare Medea, attraverso l’analisi di tre differenti aspetti: amata e sposa abbandonata; dominatrice della natura; vendicatrice spietata
Córdoba lejana: sobre un epigrama atribuido a Séneca
traduzione spagnola e commento di PRG 409 R., attribuito a S.
Il mito degli Sparti nel coro III dell’Oedipus (vv. 731-750): una rilettura
rapporto tra tradizione mitologica e suo riuso in TRG; “ri-narrare” inteso come “ri-creare”; rilettura del mito degli Sparti proposto dal III coro di DPS (731-750); collocazione del mito entro il contesto tematico dell’incesto; enfasi posta da S. nel narrare il mito sull’immagine della terra-madre; mito degli Sparti riletto come storia di una maternità generatrice di fratricidi parallela alla vicenda di Giocasta; originalità di S. nel connotare la lotta tra gli Sparti come lotta tra fratelli che prefigura quella tra Eteocle e Polinice; confronto con le fonti in cui tale sottolineatura è assente (Eur. Ph. 666-675 e Ov. met. III, 99-130); centralità del punto di vista materno peculiare di S. che personifica la tellus
Modelli “tragici” e modelli “epici” nell’Agamemnon di L.A. Seneca, prefazione di A. La Penna
questione delle fonti di GMM, nel quale si intrecciano modelli greci, ellenistici e latini; esame del rapporto con l’Agamennone di Eschilo, che agisce come modello sotterraneo e da cui S. riprende la strutturazione generale (divisione in due parti, dominate la prima dalla figura di Clitemnestra, la seconda da quella di Cassandra); influenza profonda di Virgilio e Ovidio e “romanizzazione” dell’intreccio, dalla quale risultano le divergenze con Eschilo; analisi anche di altri modelli: tragici latini arcaici, Orazio Licofrone
La Médée de Sénèque, une tragédie “annoncée”: Medea superest (166); Medea … fiam (171); Medea nunc sum ( 910)
l’originalità di S. deriva dalla combinazione delle fonti sul mito di Medea (in particolare Ovidio); concetti di imitatio ed aemulatio (cf. PST 94; 108); evoluzione drammatica della personalità di Medea come realizzazione di un destino già noto: Medea annuncia l’iter tragicum con le tre dichiarazioni Medea superest (166), Medea … fiam (171) e Medea nunc sum (910); Giasone spectator di tale evoluzione
Exile, death and immortality: voices from the grave
definizione giuridica di esilio (civitatis amissio); esilio in letteratura avvertito come equivalente della morte: topica consolatoria riferita all’esilio; analisi della relazione tra morte ed esilio / immortalità e letteratura negli scritti di Cicerone, Ovidio e S.; brevi cenni ai precedenti letterari con particolare attenzione al mito (Hom. Od. I, 48-59; Verg. A. in generale; Ov. met. X, 66; XI, 66); esempi storici di personaggi esiliati a Roma per ragioni politiche (Opimio console del 122 a.C.; Metello Numidico; Marcello; Tiberio sotto Augusto; Musonio Rufo; Dione Crisostomo); per quanto riguarda S.: riferimento alla biografia; cenni a PLB; analisi di HLV: struttura e sintesi dell’opera; analisi di PRG riferiti all’esilio: tema ovidiano dell’immortalità assicurata dalla poesia
Uma leitura intertextual da Phaedra de Sêneca
studio dei tre protagonisti di PHD; rapporti intertestuali con Ov. her.; innovazioni di S. nella resa del personaggio di Teseo
Le preghiere di Fedra. Modelli della seduzione nella “Phaedra” senecana
in PHD 636 mantenere il tradito tacitae al posto di pavidae, congettura di B. Axelson e O. Zwierlein (cf. 1986.8 e .86, 199): esame del contesto poetico, rapporto contrastivo con il modello della “seduzione audace” elegiaca ed invece allusivo alla patologia d’amore che impedisce all’innamorato di parlare