Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Orazio
Ein bildhafter Vergleich bei Seneca, Themistios, Gregor von Nazianz und sein kynisch-stoischer Hintergrund
esame dell’idea della propensione della natura a ritornare al suo corso prestabilito espressa attraverso l’immagine dell’albero (costretto a piegare la cima, ma tendente a riprendere la sua posizione naturale se lasciato libero) in Orazio, NTR II, 24, 1-2, Temistio, Gregorio di Nazianzo; l’origine della nozione si trova nel pensiero stoico e cinico
Estetica della tirannia
Trattazione del comportamento di Atreo come analisi estetica della tirannia
Romanità dell’effimero in Seneca
il problema della romanizzazione delle idee filosofiche greche sul concetto di istante: eclettismo e remore di S.; confronto con Orazio; rapporto con Eraclito, Epicuro, gli stoici; evoluzione nel pensiero di S.; la componente religiosa nella sua interpretazione dell’istante; prevalere della teologia sulla filosofia; modernità di S.
L’Arcadia impossibile: elementi di un’età dell’oro nella Phaedra di Seneca
l’Arcadia come luogo di un’impossibile purezza primigenia in PHD; contrasto tra l’irrealtà dell’età dell’oro e la realtà drammatica del presente; il ruolo del locus amoenus e il suo sgretolamento; caccia, sacrificio ed età dell’oro; confronto Orazio-S.
Les vers horatiens de Sénèque
i versi di tipo oraziano in TRG assommano al 13% del totale e non si trovano solo in CTV e PHN; S. limi-ta al minimo gli incontri tra vocali e rende più rigide le cesure; rottura dell’ordine strofico oraziano; presa di posizione rispetto agli studi di W. Marx (1932.29 ) e J.D. Bishop (1968.18); possibilità espressive dei versi di S.; l’alternanza metrica serve a dipingere con colori diversi i sentimenti dei personaggi
Seneca
l’esiguo numero di citazioni di Orazio nell’opera di S.; Saturae e Carmina sono le opere citate e la loro funzione è di mero supporto argomentativo; le affinità tra i due autori: la presenza di Orazio è in realtà assai più ampia ed è definibile intertestualmente
Séneca, poeta hexamétrico
dal confronto tra gli 81 esametri di S. e la tradizione latina precedente e contemporanea si riscontra la quasi totale assenza dell’elisione, la predilezione per la cesura pentemimera, da sola o accompagnata dalla tritemimera, la tendenza, per influsso della poesia alessandrina, ad un uso maggiore del dattilo a scapito dello spondeo e l’utilizzo frequente dei versi aurei, per accrescere il tono retorico dei brani
Seneca über Lebenskrisen und ihre philosophische Therapie (Seneca, De tranquillitate animi, und Plutarch, Peri eu)qumi/aj)
TRN e il Peri\ eu)qumi/aj plutarcheo presentano elementi comuni, ma mentre il primo trattato è analitico e critico, il secondo è epidittico e consolatorio; i due autori differiscono per capacità introspettiva, poiché S. si dimostra pensatore più profondo e ottimo conoscitore dell’animo umano
Modelli “tragici” e modelli “epici” nell’Agamemnon di L.A. Seneca, prefazione di A. La Penna
questione delle fonti di GMM, nel quale si intrecciano modelli greci, ellenistici e latini; esame del rapporto con l’Agamennone di Eschilo, che agisce come modello sotterraneo e da cui S. riprende la strutturazione generale (divisione in due parti, dominate la prima dalla figura di Clitemnestra, la seconda da quella di Cassandra); influenza profonda di Virgilio e Ovidio e “romanizzazione” dell’intreccio, dalla quale risultano le divergenze con Eschilo; analisi anche di altri modelli: tragici latini arcaici, Orazio Licofrone