Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Orazio
Seneca e la semantica della pienezza
Partendo dalla sententia mortem plenus expecto (PST 61, 4) esame della storia e delle variazioni del topos “bisogna abbandonare la vita come gli invitati sazi lasciano il banchetto”; la pienezza di vita si ottiene attraverso lo svuotamento dalle preoccupazioni
“Vivi nascosto”: riflessi di un tema epicureo in Orazio, Ovidio, Seneca
Studio dei passi contenenti il principio del vivere nascosto: Hor., ep. I, 17, 10; 18, 102 (tema dei rap-porti con il potere); Ov., trist. III, 4, 25 (critica della contraddizione oraziana tra aurea mediocritas e scelta perso-nale); S. (polemica del saggio stoico contro la vita ritirata); probabile paternità senecana di PRG 407 e 408 R.
Aurea mediocritas. La morale oraziana nei cori delle tragedie di Seneca
Presenza oraziana nella genesi della poesia corale di S.; funzione di difesa degli ideali di vita semplice e nascosta svolta dal coro in TRG relative al motivo del potere; prevalenza del tema della paura in TRG; analisi di alcuni cori contenenti motivi oraziani (THS 336-403; HFU 125-201; MED 301-379; GMM 57-107): presenza di ambiti metaforici oraziani, ma radicalizzazione della concezione oraziana della mediocritas; ortodossa formulazione dell’ideale oraziano solo in DPS 882-910 e HOE 604-705
Ehrenvolle Ruhe
il significato di otium in Cicerone, Orazio, S. e Virgilio
Il disagio della forma: la tragedia negata di Seneca
la letterarietà di TRG; gusto dell’allusione e della citazione; mancanza del centro positivo dell’eroe; i nuovi valori puntano all’introversione; richiami ad Orazio; liricità ed antitragicità dei cori; importanza del furor
Il termine persona da Cicerone a Seneca
la storia del termine persona da Cicerone a S. ed il suo rapporto con gli officia ed i praecepta; in S. la persona è la “forma esistenziale in cui ognuno può e deve in concreto attuare il suo compito umano” (67); il carattere esistenziale della persona in S.; il rapporto con i beneficia e con le res; relazioni con la filosofia greca; i nessi formulari contenenti il termine persona
L’epistola I, 1 di Orazio e il proemio del De otio di Seneca (tradizione filosofica e riflessione autobiografica)
confronto tra Hor. ep. I, 1 e il proemio di OTI; precise corrispondenze formali, un comune invito alla sapientia e una comune humus filosofica, ma soprattutto situazioni esistenziali e psicologiche analoghe
Due note a Seneca tragico. I L’antroponimo Medea
S. adopera figure di suono e di significato, dimostrandosi più vicino all’arcaico Ennio che ad Euripide; il codice genera il messaggio anche a livello stilistico