Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Orazio
The Labour of Empire: Womb and World in Seneca’s Medea
S. scrive MED reinterpretando il poema di Apollonio, superando le regole tragiche oraziane e inserendo forti suggestioni ovidiane e fa del corpo di Medea una metafora del modo in cui l’impero gestisce gli equilibri del mondo, con le conseguenti deformazioni
A proposito di due nuovi studi sugli epigrammi pseudo-senecani
accostamento sinottico delle edizioni di PRG a c. di Breitenbach (2010 .3) e Dingel 2007 con analisi dettagliata delle divergenze testuali
Le “fragili” architetture di Troia nelle Troades senecane. Tra metafora e metateatro
classificazione delle immagini architettoniche di TRD, strettamente legate agli aspetti metateatrali della tragedia: mediante la torre di Troia – palcoscenico per il sacrificio di Astianatte e Polissena – S. allude all’inevitabile precipizio della sorte (valido tanto per Troia quanto per Roma), rinvenibile anche nel contrasto tra rovine e fumo del presente e il fasto antico
Medea e Canidia, Canidia e Medea: percorsi intertestuali tra Orazio giambico e Seneca tragico
oltre a conformarsi alla caratterizzazione suggerita da Hor. ars 123, la Medea di S. allude alla Canidia di Hor. epod. 5, costruita a sua volta in “continuità rituale e verbale con modelli tragici” e secondo connotati propri della Medea ferox presenti anche altrove negli epodi
Patologia del potere. Studi sulle tragedie di Seneca
ristampa e aggiornamento di alcuni studi senecani dedicati al tema del potere analizzato nei suoi aspetti patologici per coglierne i suoi risvolti drammaturgici, antropologici e stilistico-lessicali, con le conseguenti ripercussioni sulla critica esegetico-testuale