Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Medea
Serpents in the soul: a reading of Seneca’s Medea
MED esplora le implicazioni etiche sottese alla passione amorosa, capace di travolgere inesorabilmente il controllo di sé; l’immagine centrale del serpente rappresenta, nella sua circolarità simbolica, l’amore di Medea, la sua rabbia, il suo crimine, il suo trionfo finale
Medea in Seneca: il logos del furor
ricognizione sull’asse paradigmatico del mito di Medea; confronto oppositivo tra Eur. Med. e MED: in S. la donna non segue un travagliato percorso psicologico, caratterizzato da patimenti e angosce come in Euripide, ma appare sin dall’inizio in preda all’ira e alla sete di vendetta; tale “piattezza” non è un cattivo frutto estetico, ma un preciso risultato culturale e poetico; MED è tragedia “circolare” e il furor della protagonista è fondato sulla sussistenza dell’ordine universale, ovvero l’estrinsecazione naturale del logos
Medea nunc sum. Medeas Schlussmonolog und der Aufbau von Senecas “Medea”
esame di MED fino al monologo finale; divisione del monologo finale in sei sezioni: 893-915 (esasperazione dell’ira); 916-925 (la concretizzazione del piano di vendetta); 926-944 (il dissidio di Medea, divisa tra ira e senso materno); 945-957 (il prevalere dell’ira); 958-966 (le visioni e il culmine del furor); 967-977 (il primo infanticidio e la preparazione del secondo); il dialogo finale; Ringkomposition di MED; interpretazione della vera essenza di Medea (Medea nunc sum)
Medea bei Seneca und Anouilh
influsso di Eur. Med. su MED e di MED sulla Medée di J. Anouilh; possibilità di un esame comparato delle tre tragedie; proposta di unità didattica basata sul confronto tra MED e la Medée di Anouilh
Les tragédies de Sénèque, théâtre du corps et de la voix
TRG, al pari di tutto il teatro romano, è espressione di corpo e di voci prima che testo e significato; la trasformazione “fisica” dell’eroe in mostro era attuata attraverso le straordinarie doti fisiche e vocali degli attori
Dramatik der Grammatik: “Medea” als Programm bei Seneca
interpretazione della figura di Medea: considerazione del nome Medea come simbolo e realtà codificata e identificazione del personaggio Medea con esso; adeguamento di Medea al precedente letterario euripideo; analisi delle forme verbali usate da Medea; polarizzazione amor/ira in Medea e conflitto fra due ruoli (moglie e madre)
Dramatik der Grammatik: Medea als Programm bei Seneca
relazioni tra la Medea di S. e quella di Euripide; il valore simbolico del nome della maga; le diffe-renze nell’uso della prima e della terza persona riferite a Medea; esame del lessico di alcuni passi di MED
Algunas consideraciones mitográficas sobre la Medea de Séneca
individuazione e confronto delle fonti letterarie adoperate da S. per tratteggiare Medea, attraverso l’analisi di tre differenti aspetti: amata e sposa abbandonata; dominatrice della natura; vendicatrice spietata
Peripezie e Cantica: la tragedia tra coscienza e delirio
il canticum di S. è il luogo psicologico privilegiato per accogliere la tensione interiore dei personaggi; confronto tra Soph. O.T. e DPS, tra Eur. Med. e MED; analisi di alcuni passi di PHD e THS; incremento del pathos rispetto ai modelli, soprattutto per quanto concerne codici e morfologie letterarie; tendenza a privilegiare la psicologia rispetto all’azione in S.; ricchezza di penetrazione del personaggio, poeticamente indagato nel profondo; ipotesi che i cantica di S. esprimessero una dimensione irrazionale e subliminale dell’uomo; coscienza come luogo deputato al trionfo o alla sconfitta del logos e della virtus; rapporto tra S. tragico e filosofo
Tra Seneca e Sofocle: sulla scena d’apertura dell’Octavia di Ps.-Seneca
osservazioni su aspetti e problemi relativi alla forma letteraria e all’articolazione della pretesta; la struttura metrica e drammatica di CTV 1-74 non ha riscontri nel resto del teatro di S.; rifiuto della razionalizzazione della struttura incipitaria operata da Peiper; influsso di Soph. El. nell’organizzazione scenico-drammatica; individuazione di due analogie fondamentali (impianto generale della scena, iniziale presenza di due spazi scenici) e di molteplici echi e reminiscenze puntuali; analisi di El. 86-109 a difesa del tradito lux contro l’emendamento nox in CTV 18