Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Lattanzio
Ambrogio de beneficiis: da Cicerone a Seneca
pur adombrate e circoscritte, in Ambr. off. si possono rintracciare impronte di BNF riguardanti la beneficenza, il valore immateriale del beneficio, la spiritualità della riconoscenza che consente anche al povero di ricambiare, l’estraneità alla sfera utilitaristica e all’ostentazione
Veniet tempus (QNat 7.25). Stoic Philosophy and Roman Genealogy in Seneca’s View of Scientific Progress
analizzando le teorie astronomiche di NTR la concezione del progresso scientifico di S. si rivela profondamente debitrice dell’eredità etica ed epistemologica dello stoicismo originario, perfettamente intonata al provvidenzialismo e legata a un’idea di competizione intergenerazionale necessario all’avanzamento della virtù che non è spontaneo
Senecana
in NTR III,30,8 si congettura dabitur e terris; in NTR IVa,2,18 si consiglia di integrare Trogodytae, quibus propter solis aestus subterraneae; affinità lessicali tra PST 90,10 e Luc. 9,942-945; in PST 90,23 si congettura et saepius manu regerentur
Posidonio e le origini dell’architettura: contributi al testo e all’esegesi di Sen. ep. 90,7 e di Isid. orig. 15,2,6
in PST 90,7 leggere sparsos et cavis tectos invece di sparsos et aut casis tectos; dalla tradizione letteraria risulta infatti che la presenza di capanne mal si concilia sia con un regime di vita errante e ancora non comunitario (sparsi), sia con i rifugi naturali elencati subito dopo nel corso del paragrafo. Sempre sulla base di tale tradizione in Isid. orig. 15,2,6 si propone di emendare naturali sollertia speluncis silvestribus tegumentis relictis tuguria sibi.
Omnium Stoicorum acutissimus. Seneca filosofo in Lattanzio: intertestualità e riscrittura
L’esame dei passi di Lattanzio in cui è possibile un riscontro puntuale con le opere conservate di S. mette in luce come Lattanzio si rifaccia a S. rielaborandone e ripensandone le espressioni, istituendo con lui una sorta di dialogo
Una “citazione” di Seneca in Lattanzio e l’epilogo del V libro delle “divinae institutiones”
A partire dall’analisi lessicale e tematica di LACT. inst. V, 22, 12 le ragioni che hanno spinto Lattanzio a “inventare” una citazione da PRV manipolando il testo di S.
Il De ira nella tradizione dei Dialogi di Seneca
rapporti tra Milano, Bibl. Ambrosiana C 90 inf. e i recentiores; ricostruzione della tradizione di IRA, anche attraverso i testi di scrittori cristiani
Sul protrettico perduto di Seneca. Le Exhortationes
problema del libero arbitrio centrale nella riflessione di S. maturo; annuncio di un’opera su questo tema contenuto in NTR, PRV, BNF e PST; identificazione di tale opera con le Exhortationes; loro collocazione cronologica alla fine della vita di S.; ipotesi di una struttura bipartita dell’opera
Le placitum eschatologique attribué aux stoïciens par Lactance (Institutions Divines VII, 20): un exemple de contamination de modèles littéraires
interferenza tra modelli cristiani e cultura classica; Verg. A. VI, 735-740 e MRC 23; 25 come fonti filosofiche di Lact. div. VII, 20 a proposito del problema della natura dell’anima