Personaggio: Giovenale

Esame del rapporto tra San Gerolamo e Seneca e delle possibili mediazioni di Giovenale

la pseudo-ovidiana Consolatio ad Liviam dipende, assai verosimilmente, non solo da MRC e PLB, ma anche da altri trattati di S.

esegesi di Iuv. 3, 78; precedenti per l’espressione Graeculus esuriens in PST 15, 7; in PST 78, 5 S. allude ai dottori greci specializzati nella dieta alimentare, indisponenti, incompetenti e presuntuosi

esegesi della formula quid do (Sen. contr. IX, 3, 11. 12; PST 79, 5; Iuv. 7, 165) in senso deliberativo

esame e confronto di D.Cass. LXII, 25, 4; Tac. ann. XV, 45. 64; Suet. Nero 35 e Iuv. 10, 15-18; rifiuto a S. del permesso di ritirarsi e accettazione da parte di Nerone dell’offerta dei suoi beni

confronto tra S. e Giovenale; la satira di Giovenale dedicata alla vanità dei desideri umani è pesantemente indebitata con S.; ogni topos ha un parallelo in S.

rispondenza spirituale della riflessione sulla malvagità dell’uomo di IRA III, 26, 4-5 ai bisogni del mondo contemporaneo

dimostrazione della dipendenza di Giovenale da S. in base agli argomenti e alle corrispondenze testuali; influsso della filosofia popolare

un tedesco noto con lo pseudonimo di Caius Silvanus ed attivo a Roma con Mariangelo Accursio e Johann Goritz, pubblicò nel 1513 LDS con interpolazioni stampate in tutte le edizioni anteriori a quella del Bücheler; descrizione della rara edizione, sopravvissuta in due sole copie; le fonti delle interpolazioni di Silvanus sono Giovenale e Svetonio; nonostante il ben diverso spessore culturale, anche Beato Renano accolse le interpolazioni di Silvanus nelle sue edizioni basiliensi di LDS

sia Hier. adv. Iovin. I, 47 sia Iuv. 6 non hanno letto direttamente il Peri\ ga/mou di Teofrasto, ma mostrano di avere conoscenza non mediata del De matrimonio di S.