Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Giovenale
Due casi di (possibili) presenze in Seneca: Ascanio e Catone il Censore
l’adulescens di PRV 2,8 condivide qualche tratto con le rappresentazioni di Ascanio in alcuni versi virgiliani noti al filosofo e utilizzati in contesti tra loro simili; in PST 87,41 si possono riscontrare affinità con la contio tenuta da Catone il Censore a favore della lex Oppia riportata in Liv. 34,3-4
Dall’imitazione al sovvertimento della natura: le arti culinarie in Sen. Epist. 90 e 95
ricorrendo al linguaggio del metabolismo nel descrivere tanto le origini della panificazione (PST 90) quanto le degenerazioni dell’arte culinaria sua contemporanea (PST 95), Seneca potrebbe voler confermare la sua teoria per cui il germe della corruzione morale è insito nelle tecniche fin dalla loro nascita
Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura
influsso di alcune epistole senecane concernenti la vita in villa e il contrasto con la vita cittadina su due testi rinascimentali: Le venti giornate dell’agricoltura di A. Gallo e la Lettera in laude della villa di A. Lollio
L’epistula come monumentum. Seneca e l’‘autocoscienza’ letteraria della filosofia (epist. 21,3-6)
Seneca in PST 21 ripropone l’idea topica eternatrice della letteratura mediante il linguaggio della commemorazione sepolcrale propria della tradizione romana. Analisi delle forme soprattutto lessicali che l’epistola condivide con la retorica funebre e con brani poetici facenti riferimento alla terminologia ‘monumentale’
Posidonio e le origini dell’architettura: contributi al testo e all’esegesi di Sen. ep. 90,7 e di Isid. orig. 15,2,6
in PST 90,7 leggere sparsos et cavis tectos invece di sparsos et aut casis tectos; dalla tradizione letteraria risulta infatti che la presenza di capanne mal si concilia sia con un regime di vita errante e ancora non comunitario (sparsi), sia con i rifugi naturali elencati subito dopo nel corso del paragrafo. Sempre sulla base di tale tradizione in Isid. orig. 15,2,6 si propone di emendare naturali sollertia speluncis silvestribus tegumentis relictis tuguria sibi.
Quali e quanti Seneca nella letteratura latina? Il Seneca di Marziale
i riferimenti a Seneca negli epigrammi di Marziale (così come nell’opera di Giovenale) restituiscono un’immagine non di un filosofo, ma di un membro di una potente famiglia capace di garantire un patronato letterario generoso, ma meno ideologicamente impegnato di quello di epoca augustea e ormai impensabile in età flavia
Seneca and Felicio: Imagery and Purpose
Individuazione dei temi retorico-letterari presenti in PST 12,1-3 che investono il prologo della lettera di una forte valenza simbolica in virtù della quale esso rappresenterebbe il cammino di Seneca verso l’accettazione della vecchiaia; in tale prologo Seneca ricorre a due mezzi largamente impiegati nel resto dell’epistolario: lo spunto alla riflessione suggerito da un fatto quotidiano (pur artisticamente elaborato) e l’ironia dell’autocritica.
Martial on patronage and literature
analisi del rapporto clientelare in Marziale, alla luce della mutata realtà storica da S. a Giovenale
Die Bestie Mensch. Senecas Aggressionstheorie, ihre philosophischen Vorstufen und ihre literarischen Auswirkungen, Diss., Mainz 1982
la teoria dell’ira nella filosofia antica prima di S. (in Aristotele, nell’epicureismo, nello stoicismo), in S. e nella letteratura della prima età imperiale (Lucano, Tacito, Giovenale)