Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Giocasta
Der Weg zur Anagnorisis
S. estende, rispetto al modello sofocleo, il ruolo del destino, non solo stoicamente immutabile, ma alla cui accettazione è subordinata la conoscenza, come dimostrano i ruoli e i comportamenti dei personaggi: fino al quarto atto il comportamento di Edipo (specie verso Creonte e Tiresia) è coerente dal suo punto di vista soggettivo, poiché il destino non gli ha ancora mostrato i fatti con chiarezza; Giocasta è un altro simbolo del pericolo dell’ignoranza del destino e Forba uno strumento del suo svelamento
Error e culpa nelle tragedie di Seneca
da un’indagine lessicale si nota come in TRG la sequenza della culpa e del castigo non sia mai casuale, ma inserita in un sistema di responsabilità per cui la culpa entra “in relazione dialettica” con l’error; S. in TRG non lascia spazio per la giustificazione in termini di amartia aristotelica e assume un’ottica diversa rispetto alle opere in prosa nelle quali l’error è un mezzo di guida morale
Seneca’s Ovidian loci
intertestualità fra Ovidio e Seneca: DPS, HFU, PHN e Ov. Met. 3 sulle colpe ancestrali di Tebe e sulla descrizione del paesaggio; MED (e THS) e Ov. Her. 12, Met. 6-7 sullo scelus di Medea (e Atreo); MED, GMM, PHN e Ov. Her. 6 e 12, Trist. 2 e 4 sull’esilio; TRD e Ov. Met., Trist. 1,3 sul dolore dei vinti; Ov. Ib. modello per la descrizione dell’oltretomba e di inamene terre d’esilio, esperienza condivisa da entrambi gli autori
L’ambiguità dell’eroe tragico: alcune osservazioni sulla figura di Edipo
Ridefinizione del profilo eroico di Edipo, disamina linguistica del suo ruolo regale in Sofocle, nella rivisitazione pasoliniana e soprattutto nell’« Oedipus » di Seneca
L’énigme du savoir et du pouvoir: la sententia dans l’Edipe de Sénèque
Analisi della sentenza iniziale del verso 86 che pone una questione di ordine etico, filosofico e politico ed è testimone della circolazione del sapere e del potere
Fate and human responsibility in Seneca’s Oedipus
L’idea di colpa che troviamo in PHN è nell’essenza la stessa che si rileva in DPS: in entrambe la colpa è determinata dalla qualità di un’azione
Senecas Tod, in Der Mensch in Grenzsituationen
esemplarità di S. nel quadro nel I sec.; nichilismo rintracciabile in TRD (post mortem nihil est ipsaque mors nihil); atteggiamento tenuto di fronte alla morte ed a situazioni di pericolo da alcuni personaggi di TRG: Astianatte e Polissena (TRD), Elettra (GMM), i tre figli di Tieste (THS); il suicidio in TRG: Fedra (PHD) e Giocasta (DPS); la morte di Ercole in HOE; concezione senecana della morte e del suicidio rintracciabile anche in DLG (soprattutto MRC; BRV; PLB; HLV) e nella propria morte (cf. Tac. ann. XV); morte come affermazione di libertà
Autenticità o retorica nella tragedia di Seneca?
lettura del finale di DPS ed esemplificazione della presenza di artifici retorici in TRG, tranne che nel finale di THS e nel personaggio di Fedra; analisi e confronto con numerosi contributi moderni dedicati alla figura di S. tragico
Il mito degli Sparti nel coro III dell’Oedipus (vv. 731-750): una rilettura
rapporto tra tradizione mitologica e suo riuso in TRG; “ri-narrare” inteso come “ri-creare”; rilettura del mito degli Sparti proposto dal III coro di DPS (731-750); collocazione del mito entro il contesto tematico dell’incesto; enfasi posta da S. nel narrare il mito sull’immagine della terra-madre; mito degli Sparti riletto come storia di una maternità generatrice di fratricidi parallela alla vicenda di Giocasta; originalità di S. nel connotare la lotta tra gli Sparti come lotta tra fratelli che prefigura quella tra Eteocle e Polinice; confronto con le fonti in cui tale sottolineatura è assente (Eur. Ph. 666-675 e Ov. met. III, 99-130); centralità del punto di vista materno peculiare di S. che personifica la tellus
La storia di Edipo in Seneca
tragicità del personaggio di Edipo in S.; nella solitudine di Edipo si rispecchia la condizione degli imperatori romani; le figure di Tiresia e di Manto; fasi della tragedia: il confronto tra Edipo e Creonte, l’autoaccecamento, il confronto tra Giocasta e il figlio cieco; continua variazione di un identico registro: S. non concede possibilità di conforto o vie di fuga