Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Giasone
Bemerkungen zu Senecas Tragödien
I. struttura di THS; II. in MED sembra esistere un contrasto tra la sete di vendetta di Medea in Euripide e l’alternanza di amore e odio in S.; il carattere di Medea cambia
The Roman Stamp of Seneca’s Tragedies
il giudizio tendenzialmente negativo su TRG; gli elementi romani in TRG; le rappresentazioni teatrali a Roma; tendenza senecana al melodramma; esagerazione retorica; effetti speciali; gli omicidi coram populo; i difetti di TRG sono dovuti al loro carattere romano.
Médée à Corinthe (À propos de redde crimen, Sén., Méd., v. 246)
il significato di redde crimen nel discorso rivolto da Medea a Creonte per ottenere di ritardare di un giorno la partenza per l’esilio; crimen non designa Giasone, l’espressione vuol dire «dimmi in che cosa sono colpevole e non è in contraddizione con sum nocens, perché si riferisce al soggiorno a Corinto e non al periodo precedente
Medeas Entwicklung bei Seneca
analisi di MED, in cui si riconosce una certa progressione dell’azione, che si esplica in una sorta di concretizzazione del progetto dell’ira; rapporti con la fonte euripidea e con la filosofia di Crisippo; l’ira di Medea e le formulazioni di IRA; parallelismo tra la descrizione conclusiva della condotta di vita di Tiberio da parte di Tacito (ann. VI) e l’atteggiamento della Medea di S.
The rhetoric and psychology of power in the dramas of Seneca
l’interesse di S. per la psicologia dei potenti e l’uso degli strumenti retorici per analizzarla in TRG; analisi di TRG dal punto di vista psicanalitico
Loss of Identity: Medea superest? A Study of Seneca’s Medea
esame parallelo delle Medee di Euripide e di S.: l’orrore delle scene non è maggiore in MED che in Euripide; debolezza teatrale del personaggio di Giasone; la Medea di S. perde identità a mano a mano che si impone; il coro in MED 364-379 ha rilevanza politica perché pone il male nel passato ed apre lo sguardo sul nuovo mondo della pace romana
Jason und Medea bei Seneca
Giasone nel corso di MED si accorge dei propri errori, ma desidera solo dimenticarli; in questo modo egli non prende completa coscienza di sé e non attua una vera conversione morale, fornendo il quadro dell’uomo che si consegna senza energie e senza convinzioni al destino; Medea, invece, vede il male vincere dentro di sé e non sa opporvisi; la sua vittoria (nunc Medea sum) si configura in realtà come sconfitta e come annullamento della propria personalità
A propos de l’expression redde crimen (Sén., Méd. 246)
analisi del personaggio Medea; confronto con Euripide; problema della colpa e della responsabilità morale; terminologia relativa: scelus, nefas, culpa, crimen; analisi di redde crimen in MED 244-246
La Medea di Seneca
in MED S. ha saputo riprendere una leggenda ben nota dandole caratteri d’originalità, imprimendo l’orma del proprio ingegno nella concezione dei personaggi e negli atteggiamenti del coro
Seneca fatidicus
valore ritenuto profetico delle affermazioni del coro e di Giasone in MED 375-379; 1025-1028