Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Fedra
Sen. Phaedr. 1179 s.
in PHD 1179-1180 respingere l’atetesi proposta da O. Zwierlein (1986.86 ); i due versi non sono un’interpolazione ripetitiva, ma, logicamente, stilisticamente e metricamente ineccepibili, alludono a PHD 700-702 e sono ripresi da Luc. IX, 101-102
Seneca di fronte a Ippolito
in PHD S., maestro di coscienze, intende curare l’animo del lettore; PHD tragedia degli eccessi, passionale per Fedra, consistente nel rifiuto della società umana per Ippolito; in PHD 483-558 riflessioni universali in cui si intrecciano filone letterario del locus amoenus e filosofico del bi/oj qewrhtiko/j; con il v. 559 torna a parlare Ippolito, che interpreta la propria misantropia come misoginia; raffronti puntuali con PST 90
Opposizione e composizione dei personaggi nel finale della Phaedra di Seneca
PHD 1199-1200, attribuiti dai mss. a Teseo o a Fedra, sono probabilmente pronunciati da Fedra, per il metro e l’uso di noverca; individuazione di riprese di stile e contenuto tra il monologo di Fedra e quello di Teseo e tra questo e la precedente maledizione di Ippolito; la morte di Fedra non è stoica e non espia totalmente la colpa, mentre Teseo si evolve nel corso di PHD ed alla fine è consapevole dei suoi peccati, scegliendo la vita come punizione; l’identità fra Teseo ed Ippolito esclude la loro compresenza sulla scena; il centro del nefas di PHD è costituito dal legame che stringe i tre familiari, che violano la pietas reciproca in maniera più o meno cosciente.
Theseus’ curse at the end of Seneca’s Phaedra. A study of the endings and the scenes of persuasion in Senecan tragedies
numerose tragedie di S., in particolare PHD, HFU e DPS, terminano con un’improvvisa maledizione; ciò rende impossibile la lu/sij catartica che caratterizza il teatro greco per Aristotele; in S. il nefas o crimen permangono infatti come cifra definitiva del tragico; ciò si evince anche dalle scene in cui chi si è macchiato di un delitto difende con ostinazione il suo comportamento
L’éloge de la vie champêtre dans la Phèdre de Sénèque (v. 483-525)
commento e analisi linguistica dell’elogio della vita campestre in PHD 435-564: contrasto tra le turpitudini della vita urbana e la vita felice della campagna; la conclusione unisce gli aspetti positivi e negativi attraverso il rifiuto dell’opulenza regia, la trattazione della bevanda e del sonno, la scelta dell’aria aperta e della luce; umanità “laica” di S.
Octavia praetexta and its Senecan model
scarsa attenzione riservata a CTV; CTV non è solo una tragedia, ma un vero dramma storico; tema della brutalità della guerra; confronti con HFU e con Tacito; l’autore mostra deferenza nei confronti del dramma di Ottavia; confronto tra la struttura di CTV e quella degli altri drammi; i personaggi; l’autore dipende fortemente da S.
Uma abordagem psicanalítica da Fedra de Sêneca
Poesia e filosofia in Seneca tragico. La Fedra
stoicismo, furor, ratio e libertà di scelta in PHD; finalità didascalica di TRG
Aspetti drammaturgici della Fedra senecana
carattere teatrale di TRG; analisi del prologo di PHD
La funzione dei nomi dei personaggi nella commedia plautina e nella tragedia senecana
rapporto tra onomastica e prassi poetica; il nome; la maschera; eponimia; i nomi di TRG come enunciati descrittivi del personaggio; archetipi mitici.