Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Eschilo
Tragedien Octavia och den tidigare fabula praetexta
collocazione di CTV nel corpus delle opere di S.; confronti con il Brutus di Accio: CTV 714 = Brut. fr. 1, vv. 651-652 Dangel (= praet. 17-18 R.), quoniam quieti corpus nocturno impetu / dedi sopore placans artus languidos; CTV 740 = Brut. fr. 1 r. 2, v. 663 Dangel (= 29 R), rex, quae in vita usurpant homines, cogitant, curant, vident / quaeque agunt vigilantes agitantque, ea si cui in somno accidunt; composizione di CTV sotto l’influenza delle praetextae repubblicane
Der Begriff des Tragischen in der Antike. Ein Beitrag zur Geschichte der antiken Ästhetik
studio del concetto di tragico nell’antichità e del suo sviluppo; i tragici greci: Eschilo, Sofocle ed Euripide; fortuna della tragedia nel IV sec. a.C., nell’età dell’ellenismo e nei secc. successivi; la tragedia romana (su TRG pp. 156-160): inquadramento di TRG nelle teorie estetiche romane; influenza della forma tragica su poesia e prosa a Roma in età imperiale; influsso della tradizione su TRG; insufficienza della mera interpretazione filosofica di TRG: presenza del senso del tragico e volontà di rappresentare le conseguenze delle passioni
Le tragedie di Seneca
influenza delle mutate condizioni politiche rispetto all’epoca repubblicana nella drammaturgia senecana; rivendicazione contro F. Leo del valore poetico e psicologico, non meramente retorico-declamatorio di TRG; analisi delle modifiche (fusioni, sdoppiamenti, estensioni, riduzioni, contaminazioni) apportate rispetto ai modelli greci, con fine talvolta anche di critica dell’originale, in DPS, HFU, MED; TRD; individuazione di peculiarità, innovazioni ed originalità di S., prodotto del suo ingegno; sua preferenza per azioni più essenziali, con individuazione solo dei momenti di maggiore tensione drammatica, e per la raffigurazione vivace e variegata del carattere dei personaggi
Le “Fenicie” di Seneca
analisi minuta, a livello formale e strutturale, delle fonti di PHN; individuazione di spunti variati con abilità e spesso ampliati con fonti diverse, compresi Accio ed i Sette a Tebe eschilei; le due parti di cui si compone PHN non sono frammenti di due tragedie indipendenti, ma parti di un unico dramma concepito come contaminazione dell’Edipo a Colono e delle Fenicie di Euripide
De Senecae Agamemnone
le modifiche in GMM rispetto all’Agamennone eschileo dipendono da Euripide e risentono anche dell’influenza della retorica e della dottrina stoica; datazione agli anni 50-54; GMM non venne mai portato in scena
Das Motiv der Mantik im antiken Drama
presenza, funzioni e scopi del motivo della mantica nel dramma antico greco e latino; sua genesi nell’epica; suo uso nei tragici greci, talvolta perché appartenente alla saga, ma spesso per motivi artistici; presenza del motivo in Euripide solo in quanto requisito della tecnica drammatica e influsso del tragediografo sul dramma dei secc. seguenti; uso della mantica per proiettare nel futuro l’azione; presenza del motivo della divinazione nella tragedia latina di età imperiale