Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Eschilo
Light and darkness imagery in Seneca and Aeschylus
Seneca’s Agamemnon
Agamennone di Eschilo come fonte di GMM: non traduzione, ma adattamento da parte di S. alle pro-prie idee filosofiche; composizione di GMM dopo THS; riduzione del ruolo di Clitemnestra ed espansione di quello di Cassandra; principi etici stoici nella figura di Cassandra, libera da preoccupazioni per la vita ed il futuro
El Edipo de Seneca y sus precedentes
il mito di Edipo da Omero, dove il personaggio compare per la prima volta, ad Eschilo, il primo a dare profondo significato alla maledizione della famiglia, ad Euripide e DPS; comparazione tra DPS e Soph. O.T.
Modelli “tragici” e modelli “epici” nell’Agamemnon di L.A. Seneca, prefazione di A. La Penna
questione delle fonti di GMM, nel quale si intrecciano modelli greci, ellenistici e latini; esame del rapporto con l’Agamennone di Eschilo, che agisce come modello sotterraneo e da cui S. riprende la strutturazione generale (divisione in due parti, dominate la prima dalla figura di Clitemnestra, la seconda da quella di Cassandra); influenza profonda di Virgilio e Ovidio e “romanizzazione” dell’intreccio, dalla quale risultano le divergenze con Eschilo; analisi anche di altri modelli: tragici latini arcaici, Orazio Licofrone
La visione di Cassandra in Eschilo e Seneca
nella leggenda di Cassandra l’elemento della visione ha un ruolo fondamentale: se con Eschilo ella è una sorta di Prometeo al femminile, detentrice di un potere generalmente maschile, in S. la vendetta si carica di una sfumatura patriottica che manca nel precedente; con Cassandra S. sperimenta una sorta di metateatro in cui la donna riveste un doppio ruolo, in quanto partecipe della scena, ma ne è nel contempo mediatrice
Lucio Anneo Seneca, Agamennone, introduzione e note di Alessandro Perutelli , traduzione di Guido Paduano , testo latino a fronte
introduzione su modelli e struttura di GMM; biografia di S. e bibliografia essenziale; testo di DPS secondo O. Zwierlein (a p. 43 elenco dei 13 loci diversi rispetto a 1986.8 ) con traduzione italiana a fronte
Lacrimas lacrimis miscere iuvat. Il Chorus Iliadum nell’Agamemnon di Seneca
ruolo e interventi del coro sussidiario di prigioniere troiane in GMM 589-658; 710-719; 775-781; perplessità circa l’analisi di P. Grimal (1983.55 ); analisi dello sviluppo dell’azione drammatica; solidarietà del secondo coro nei confronti di Cassandra; legame con l’azione tragica sottolineato dal ricorso a due espedienti rari in S.: Clitemnestra ne annuncia l’ingresso (cf. HFU 827) e Cassandra ne commenta l’intervento (cf. MED 116-117); analisi degli interventi del secondo coro: confronto con i modelli (Virgilio; Eschilo; Euripide); somiglianze con TRD; funzione prolettica del canto rispetto alla sorte di Agamennone e di Micene; analisi dei richiami interni
Fluctibus variis agor: an aspect of Seneca’s Clytemnestra portrait
analisi delle complesse motivazioni di Clitemnestra nell’uccisione di Agamennone in GMM per mettere in risalto la specificità e originalità di questa figura nei confronti dei modelli greci; breve excursus sulla caratterizzazione e interpretazione di Clitemnestra nella tradizione letteraria anteriore; costruzione di un ritratto psicologico ampiamente corrispondente all’analisi stoica dell’affectus; interpretazione della rhesis di Clitemnestra come progressione psicologica: origine, crescita e vittoria definitiva dell’affectus sulla ratio
Geometria e crudeltà nel Tieste
individuazione in THS di tre “grandi momenti”: apparizione di Tantalo e scontro con una Furia; incontri di Atreo con un cortigiano, di Tieste con i figli, di Atreo con Tieste; resoconto della cena da parte del messaggero; caratterizzazione dei personaggi e delle scene rispetto ai modelli greci: amarezza di Tantalo, folle esaltazione di Atreo, sfiducia esistenziale di Tieste, pentito e consapevole del suo stato; novità della figura di Atreo, in cui persino la ragione si piega a soddisfare la sete di crudeltà
Seneca e i poeti greci: allusioni e traduzioni
citazioni poetiche in lingua greca in IRA I, 20, 8 (Od. XXIII, 724, pronunciata da Caligola con significato di sfida blasfema a Giove), NTR VI, 23, 4 (epiteto omerico di Posidone, e)nosi/xqwn); rimandi ed al-lusioni a Omero: tre aderenti alla parola omerica (NTR VI, 26, 1 = Od. IV, 354-357, IRA II, 33, 5 = Il. XXIV, 478-479, TRN 2, 12 = XXIV, 10-12), sei generici, mutuati dalle fonti (BNF I, 3, 7. 10; V, 25, 4; PST 40, 2; 63, 2; 90, 31); rimandi ed allusioni ad altri poeti: BNF I, 3, 6 = Hes. Th. 907-909; NTR I, 13, 3 = Arat. 884-886; NTR III, 24, 1-3 = Emp. 31 A 68 D-K.; NTR IVa, 2, 16 = Call. fr. 44 Pfeiffer; NTR IVa, 2, 17 = Aesch. Supp. 559-561, fr. 300 Nauck, Soph. fr. 797 Nauck (= 882 Radt), Eur. Hel. 1-3, fr. 228 Nauck; NTR VI, 26, 2 = Pind. fr. 33c Snell-Maehler; i rimandi in NTR sono di seconda mano e sostengono con l’autorità del poeta determinate teo-rie scientifiche; citazioni ametriche: I. parafrasi latina in prosa di espressioni ben precise in CLM II, 2, 2 = fr. adesp. 513, 1 Nauck-Kannicht-Snell; NTR IVa, praef. 19 = Men. fr. 931; TRN 17, 10 = Men. fr. 354 Körte-Thierfelder; II. traduzioni in prosa aderenti al testo in PST 1, 5 = Hes. op. 368-369; PST 49, 12 = Eur. Ph. 469; traduzioni metriche in PST 107, 11 = Cleanth. in SVF I, p. 118, n° 527 e in PST 115,14 = sette sentenze mono-stiche ricavate da un gnomologio + Eur. fr. 324 Nauck: confronto tra testo greco e traduzione di S.