Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Epicuro
Tempo narrato e tempo vissuto nelle Epistulae ad Lucilium di Seneca
analisi del fenomeno della temporalità in PST; definizione di tempo secondo la fisica stoica; priorità del tempo presente, l’unico che l’individuo percepisce e può modellare con le sue azioni; consonanza di pensiero con Epicuro e Marco Aurelio; genere epistolare come traduzione in termini narrativi del pensiero di S.: la frammentazione della riflessione nelle varie lettere dissolve l’immagine di un tempo che si estende linearmente nel futuro e nel passato; racconto di piccoli eventi della vita quotidiana negli incipit di PST per appropriarsi dell’attimo presente; uso di exempla del passato su cui modellare il proprio comportamento; vita come addestramento continuo alla morte.
Epicuro in Luciano: Epicur. 542 Us. ap. Sen. epist. 19, 10
esame della presenza di Epicuro in Luciano, molto spesso citato non ad verbum; analisi in particolare delle Epistulae Saturnales, dove Luciano sembra riecheggiare il detto di Epicuro (fr. 542 Usener) citato in PST 19, 10, che utilizza l’immagine del lupo e del leone come termini di paragone con l’uomo: è evidente il legame simposio-amicizia, con sottolineatura da parte di Luciano dell’aspetto isonomico-socializzante del banchetto
Citazioni da Democrito ed Eraclito nelle opere morali di Seneca
Democrito ed Eraclito sono gli unici due filosofi presocratici nominati nelle opere etiche di S.; il Perì euthymíes di Democrito è citato in TRN 13, 1 (ripreso in IRA III, 6, 3; 6, 6 – 7, 1): la frase riportata apriva il trattato, ma S. la ricava indirettamente da Panezio, da manuali dossografici e da florilegi; anche la citazione di PST 7, 10 è tratta da uno gnomologio ordinato per argomenti; PST 58, 23 riporta una sentenza di Eraclito, tratta da un manuale medioplatonico; differenze tra la formulazione in S. e l’originale anche per la citazione eraclitea di PST 12, 7-9
Klassikerlektüre in therapeutischer Sicht. Senecas zweiter Brief an Lucilius
testo e traduzione tedesca di PST 2; esame dei consigli dati a Lucilio su come scegliere le letture.
Epicuro a Roma. Antologia di Lucrezio, Cicerone, Seneca e di autori cristiani, a cura di Giacinto Namia con un saggio di Jean Fallot
antologia scolastica con ampio commento da DLG, NTR e PST su Epicuro e l’epicureismo.
Seneka und Epikur. Untersuchungen zur Senecas Verhältnis zur epikureischen Philosophie, Diss.
Die Bedeutung der Epikur-Zitate in den Schriften Senecas
rapporto epicureismo-stoicismo; citazioni di opere di Epicuro: voluptas, verità, educazione, filantropia; S. non nega le differenze tra lo stoicismo e l’epicureismo; le citazioni di Epicuro mettono in chiaro la libertà del filosofo di fronte alle tesi di scuola; le massime epicuree sono utili per vivere bene e confermano la verità di molte tesi stoiche.
The Importance of Form in Seneca’s Philosophical Letters
Lo stile dialogico delle lettere (come pure dei dialoghi) di Seneca è una sua peculiare caratteristica, che lo avvicina più ai Dialoghi platonici che ai precedenti epistolari filosofici; questa scelta stilistica viene considerata da Seneca il modo migliore per trasmettere insegnamenti filosofici.
La représentation du volcanisme dans les Naturales Quaestiones de Sénèque
La spinosa questione della divisione in libri di NTR; accezioni moderne del termine vulcano, l’una corrente, l’altra scientifica; in NTR troviamo diversi passi in cui si parla di vulcanismo nei diversi sensi moderni; dalla combinazione delle descrizioni di NTR II, della teoria e della descrizione di NTR VI e della breve teoria di NTR V risulta che S. segue una teoria del vulcanismo e dell’attività sismica simile a quella che la dossografia di NTR Vi attribuisce ad Anassagora ed Epicuro; la teoria si integra con NTR III (origine delle fonti calde e teoria del sottosuolo); la rappresentazione dominante in NTR è di vulcanismo come fenomeno di origine aerea; non esiste una teoria esplicita e completa del vulcanismo in NTR: esso è un caso particolare dell’attività sismica; descrizione molto imprecisa dell’Etna alla fine del libro II; pur con alcune contraddizioni dovute all’interferenza tra due teorie, NTR sono strutturate con grande coerenza organica
Curiositas
critiche allo studio di H.J. Mette sulla curiositas in Festschrift B. Snell, München 1956, 227-235; il valore della curiositas in Apuleio e prima di lui; analisi delle posizioni di BRV e PST: la riprovazione della vana curiosità; fonti greche della riflessione sulla curiosità; il rapporto con la speculazione di Cicerone