Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Deianira
Quelques observations sur l’homme qui dépasse la condition humaine dans la tragédie “Hercule sur l’Oeta” de Sénèque
il personaggio di Ercole in TRG: l’uomo superiore, benefattore che conosce il mondo, può arrivare fino alla propria divinizzazione; analisi di HOE
Seneca, Hercules Oetaeus, vv. 201 ss.; 757; 806 ss.
note esegetiche a loci di HOE tra loro collegati per la compresenza di termini; in HOE 757 preferire ferar a feror
Note a Sen. Herc. Oet. 452-464
analisi di HOE 452-464 dal punto di vista testuale e contenutistico; il ruolo della magia nel testo; discussione delle varie proposte di correzione del v. 458: mantenere il testo tradito e porre due punti dopo fores; paralleli con Ov. met. II, 760-768 e am. II, 1, 22-28
Les pièces Hercule Furieux et Hercule sur l’Oeta sont-elles des tragédies stoïciennes?
funzione educativa di tipo apotropaico di TRG; assenza della figura stoica del saggio; CTV non è di S., ma è opera di un nostalgico repubblicano; la singolarità delle tragedie che raffigurano Ercole, in cui non viene posto in scena l’antieroe negativo; rapporti con le fonti; Ercole pratica una efficace tecnica di esercizio delle virtù (HFU); HOE è invece l’imitazione di un anonimo che ha sfruttato le riflessioni senecane
Une parodie de Sénèque chez Pétrone (Satiricon, CIX, 9, SP. 1-2)?
in Petr. sat. 109, 9 figura un’improvvisazione poetica di Eumolpo, intitolata capillorum elegidarion; una lettura attenta consente di dimostrare che Petronio nel distico iniziale allude a HOE 380-386 (una riflessione di Deianira sul carattere effimero della bellezza); i due testi risultano apparentati tanto nella forma quanto nel contenuto: il confronto con passi analoghi fa arguire che si tratti di una parodia
Seneca, Hercules Oetaeus, vv. 26 ss.; 836 ss.
esegesi di HOE 26-27: contrapposizione tra l’unicità fisica di Ercole (una manu) da una parte, l’implicita tricorporeità di Gerione e il numero dei centum populi di Creta terrorizzati dal Minotauro dall’altra; in HOE 28-30 tradurre iratis deis non licuit esse con «gli dei non hanno avuto modo di scatenare la loro colle-ra»; in HOE 31 leggere animo novercae al posto di animum noverca; attribuire il v. 841 a Deianira seguendo E
Mors placet (Sen. Oed. 1031): Giocasta, Fedra e la scelta del suicidio
Si sottolinea la novità della motivazione al suicidio di Giocasta e Fedra, riassunta nell’icastica affermazione mors placet del DPS. Di DPS e PHD si individuano gli ascendenti ovidiani (soprattutto nel personaggio di Mirra), virgiliani e sofoclei; si rileva come l’originalità delle scelte di S. rispetto ai modelli greci si riscontri nel rispetto della tradizione latina e in nome di una nuova spettacolarità della parola: in S. l’eroina spiega le ragioni della sua scelta
Torua Erinys: phantasiai de la colère et des Érinyes dans le De ira et les tragédies de Sénèque
Esame degli strumenti letterari che suscitano la phantasia nelle descrizioni dell’uomo in collera in IRA e le evocazioni delle Erinni in TRG; la teatralità delle phantasiai e il loro valore retorico; il legame tra Erinni e phantasia; S. è poeta-filosofo
Il concetto di virtus tragica nel teatro di Seneca
virtus dell’uomo tragico che si afferma di fronte al dolore; opposizione ratio/adfectus; lotta dell’uomo contro le forze istintive e brutali che sono in lui; eroismo etico presentato nelle opere in prosa (che ritraggono l’uomo colto nello sforzo verso la virtù); eroismo tragico presentato in TRG (che ritraggono l’uomo colto nel male); esempio di Ercole (HFU), che, condotto allo scelus da una forza che emerge dal suo animo, accetta di convivere con colpa e dolore; sua virtus tragica; confronto tra il concetto di “tragico” proprio di Euripide (sull’uomo grava la volontà incomprensibile della divinità) e quello proprio di S. (la forza che distrugge anche gli animi più nobili è immanente all’uomo, legata a quella parte – istinti, passioni – che sfugge alla ragione); pessimismo senecano circa la natura umana; analisi di tali temi in TRD (in relazione a Ecuba, Pirro, Agamennone, Ulisse ed Andromaca); PHD; DPS; THS; originalità di S
Sénèque et la prise d’Œchalie
indipendenza di HOE da Soph. Tr.; diverso atteggiamento anche verso le questioni geografiche; attenzione scrupolosa, da erudito, di S. per la localizzazione di Ecalia (HOE 123-132); indifferenza di Sofocle (Tr. 74); polemica con F. Harder (citato da 1924.19 , 515), che accusa S. di scarsa informazione geografica