Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cristóbal de Virués
The influence of Senecan tragedy in the plays of Juan de la Cueva
sviluppo del teatro in Spagna nel XVI sec.: l’opera di Virués, Lope de Vega e Lope de Rueda; J. de la Cueva quale iniziatore del genere della comedia spagnola: primo autore a inserire nelle sue opere elementi di leggende nazionali pur riprendendo dalla tragedia classica, quasi solo da TRG; influenza di S. per quanto riguarda trame, sensazionalismo macabro, retorica (non nella sticomitia ma soprattutto nei monologhi); significato etico e filosofico del monologo; tema della vendetta e personaggi perversi passano da S. a Cueva; espedienti stilistici che Cueva eredita da S.: apertura della tragedia con riferimenti al mattino, presentimenti negativi espressi dai personaggi e condivisi dalla natura; uso di fantasmi ed elementi soprannaturali e infernali, scene di magia e necromanzia tratte anche da Virgilio e Lucano.
Seneca, Virués, Lope de Vega
il rapporto fra l’origine della comedia spagnola nel XVI sec. e i modelli latini e greci; influenza di S. sul teatro spagnolo; Virués fondatore del teatro nazionale spagnolo, secondo Lope de Vega, e analisi della sua produzione teatrale; influenza di S. su Virués riguardo alla progressiva diminuzione dell’importanza del coro, fino alla sua totale scomparsa, ai temi e alla metrica; trasformazione di S. nell’opera di Virués: potenziamento dell’effetto tragico attraverso l’uso arbitrario della morte; l’effetto finale è il grottesco e la tragedia diventa comedia; con Lope de Vega la comedia diventa un genere a sé stante degno di essere definito tale
La tragédie néo-sénéquienne en Espagne au XVIIe siècle, et particulièrement le thème du tyran
tentativo di determinare la reale portata dell’influenza di S. sul teatro spagnolo dell’età d’oro
L’horreur morale et l’horreur matérielle dans quelques tragédies espagnoles du XVIe siècle
analisi degli aspetti orrorifici e dei personaggi odiosi e sanguinari presenti nelle opere drammatiche di J. Bermúdez, G. Laso de la Vega, C. de Virués e L.L. Argensola; il gusto per l’orrido e il sangue corrisponde ad un intento morale: la catarsi degli spettatori