Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Catullo
Seneca’s Presence in Pliny’s Epistle 1.12
descrivendo il suicidio di Corellio Plinio instaura un “dialogo intertestuale” con PST e riesce a connotare meglio il suo personaggio come sapiente stoico mediante una serie di allusioni e affinità stilistico-lessicali con il testo senecano; Plinio tuttavia denuncia i limiti della filosofia in tema di precettistica consolatoria dichiarando il suo dolore per la perdita dell’amico e denunciando l’inumanità del sapiente impassibile: l’unica vera consolazione consiste nel mantenere in vita e trasmettere alla posterità la memoria dei cari scomparsi
Docmi, ipodocmi e reiziani nell’Agamennone di Seneca: VV. 589-635
analisi della colometria di GMM 589-635 secondo i testimoni E e A; nonostante la preponderanza della matrice eolica abbia portato la critica a ricondurre la metrica corale di Seneca solo a quella oraziana, è possibile ipotizzare una dipendenza dalla trazione scenica greca ampiamente filtrata da quella latina, rilevando la presenza di reiziani e docmi i quali risultano costruiti in varie forme tutte riconducibili alla percezione alessandrina della dimetria di dodici tempi (periodos dodekasemos)
Quali e quanti Seneca nella letteratura latina? Il Seneca di Marziale
i riferimenti a Seneca negli epigrammi di Marziale (così come nell’opera di Giovenale) restituiscono un’immagine non di un filosofo, ma di un membro di una potente famiglia capace di garantire un patronato letterario generoso, ma meno ideologicamente impegnato di quello di epoca augustea e ormai impensabile in età flavia
Versteckte Galliamben bei Seneca zu Metrik und Ethos von Seneca, Medea 849-878
Considerazioni di natura metrica sui versi 849-878 della Medea
Seneca’s De Beneficiis I, 3, 1: harena sine calce?
uso del linguaggio metaforico per esprimere concetti di etica in BNF I, 3, 1; immagine tratta dalle arti plastiche; eco di Catul. 64, 73. 123. 247; allusione a Teseo, archetipo dell’ingrato; uso del mito: parallelismo Teseo : Arianna = Lesbia : Catullo; giudizio di Caligola sullo stile di S. in Suet. Cal. 53, 2
Su alcuni loci tragici di Seneca
correzioni a GMM 13; 456-457 ; 898; esegesi di GMM 391 e PHD 168; 382; 906, in cui sono presenti due nomina-omina (Eurybates e Taurus)
Séneca, poeta hexamétrico
dal confronto tra gli 81 esametri di S. e la tradizione latina precedente e contemporanea si riscontra la quasi totale assenza dell’elisione, la predilezione per la cesura pentemimera, da sola o accompagnata dalla tritemimera, la tendenza, per influsso della poesia alessandrina, ad un uso maggiore del dattilo a scapito dello spondeo e l’utilizzo frequente dei versi aurei, per accrescere il tono retorico dei brani
Tradition and innovation of epithalamium: Statius and Claudian
innovazioni nel genere epitalamico da parte di Stazio rispetto al modello di Catullo ripreso in MED
La -o finale di parola nelle “sedi pari” dei trimetri senechiani
S. assegna bisillabi giambici all’ultima sede di trimetro; pur esibendo quantità oscillante, la terza sede pari è costituita di norma da una breve
The Style of the Laudes Neronis, chapter 4.1 of Seneca’s Apocolocyntosis
analisi retorico-stilistica delle laudes Neronis di LDS 4, 1: struttura bipartita (vv. 1.-14; 15-32), virtuosismo “alessandrino” nell’uso delle immagini e delle similitudini, nella collocazione dei termini nel verso e nelle volute ripetizioni; somiglianze con Calp. ecl. 4, 137-146 e buc. Eins. 2, 35-38; completa assenza di elisione e uso di due sole clausole esametriche (trisillabo + bisillabo e disillabo + trisillabo); riflessioni sulla poetica di età neroniana e sui rapporti con i modelli neoterici ed augustei.