Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Catone*
Medea in Seneca: il logos del furor
ricognizione sull’asse paradigmatico del mito di Medea; confronto oppositivo tra Eur. Med. e MED: in S. la donna non segue un travagliato percorso psicologico, caratterizzato da patimenti e angosce come in Euripide, ma appare sin dall’inizio in preda all’ira e alla sete di vendetta; tale “piattezza” non è un cattivo frutto estetico, ma un preciso risultato culturale e poetico; MED è tragedia “circolare” e il furor della protagonista è fondato sulla sussistenza dell’ordine universale, ovvero l’estrinsecazione naturale del logos
Séneca ¿un sabio?
analisi delle qualità che caratterizzano, nel pensiero di S., la figura del saggio (iustitia, fortitudo, temperantia, prudentia, ovvero le virtù cardinali, e ancora frugalitas, continentia, tolerantia, liberalitas, humanitas, providentia cum elegantia, cum gratia auctoritas ovvero le virtù del comportamento sociale); costante e saldo impegno da parte di S. nel divenire saggio quale fonte di ispirazione delle sue opere
A moral example in Seneca: C. Mucius Scaevola, the conqueror of bodily pain
studio delle caratteristiche e delle interpretazioni di Mucio Scevola in S.: soldato valoroso, che antepone a sé l’interesse dei concittadini e dello Stato, ottenendo con il suo atto eroico gloria imperitura, oppure essere umano che riconosce l’insignificanza del corpo umano e compie un atto razionale per raggiungere la saggezza stoica; S., alludendo solo sommariamente alla nota leggenda, concentra l’attenzione sull’automutilazione, il che fa pensare che il messaggio morale vada nella seconda direzione
Socrate, Catone e Lelio nell’Ep. 7 a Lucilio: “exempla” filosofici e linguistici
in PST 7 Catone, Lelio e Socrate sono maestri di vita filosofica e modelli letterari
In umbra virtutis. Gloria in the Thought of Seneca the Philosopher
per convertire i Romani alla vita virtuosa, S. ridefinisce il concetto di gloria ereditato dalla tradizione romana e dalla media Stoà, eliminandone la connotazione politica a vantaggio di quella morale e adattandolo alla sua filosofia dell’Innerlichkeit
Cotidie meditare. Theory and practice of the meditatio in Imperial Stoicism
metodologia e scopi della meditatio; exempla; la concezione senecana di meditatio (pp. 1483-1496); appendice sui frammenti de remediis fortuitorum.
Omnia ferenda sunt? Seneca und das Problem des Selbstmordes
il suicidio nella tradizione filosofica e in S.; la morte di Catone e il suo rapporto con la libertà; la patientia; l’immortalità della virtù.
Martino Di Braga, “De ira”: un testimone indiretto per il “De ira” di Seneca
Constatata la negligenza da parte degli studiosi senecani della tradizione medievale indiretta dei DLG di S. e la superficialità con cui negli studi più recenti si utilizza il testo di Martino di Braga per emendare IRA, l’A. procede con lo studio, che si articola in due momenti: 1. una rassegna valutativa dei lavori (edizioni e commenti) che hanno usato l’epitome martiniana per la critica testuale di IRA; 2. un censimento dei loci di IRA per cui sono stati proposti in passato raffronti con l’epitome di Martino di Braga, censimento in cui si discute delle lectiones martiniane per stabilire se e in quali di esse si possano riconoscere varianti al testo di S., attraverso il criterio filologico dell’esclusione di errori nella tradizione dell’epitome e di modificazioni volontarie dell’epitomatore. In conclusione l’A. offre un’indicazione per indagini future sottolineando la possibilità di utilizzare l’epitome come testimone indiretto di IRA anche indipendentemente dalla tradizione diretta