Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cambise
Trimalcione ‘auditor’ di Seneca: per un’interpretazione di Petron. 52,4
l’episodio di Petron. 52,4 in cui Trimalchione rimprovera lo schiavo che ha rotto un calice parodizza chiaramente alcune espressioni senecane e deve essere considerato non una critica del pensiero del filosofo, ma una ridicolizzazione di quanti volgarizzavano l’insegnamento di S. in maniera triviale
Senecas epistolary Responsum. The De Ira as parody
IRA più che un dialogo filosofico costituisce una sorta responsum legale che contiene molti elementi parodici in comune con le opere satiriche di Orazio, quali il vivace contrasto fra virtù e vizio; esame degli elementi legali e del lessico giuridico in IRA
Caligola e il regnum nel De ira di Seneca
rex, tyrannus e loro caratteristiche in IRA: gli esempi regali, il ruolo di Caligola, il senso di animus regis e la riflessione sul potere nell’opera
Secum peregrinari: il tema del viaggio in Seneca
significati del tema del viaggio nel quadro generale del pensiero di S.: I. Viaggio come rischio e trasgressione: viaggio per mare come metafora della vita umana, condanna delle motivazioni che spingono gli uomini ad affrontare lunghe peregrinazioni (avidità di ricchezze e sete di potere in NTR V, 18, 6-8; exempla storici di Serse, Alessandro e Crasso in NTR V, 18, 10; Cambise in IRA III, 20, 1-4, Filippo in NTR V, 15, 1 e Pompeo in PST 94, 64), viaggio per mare anche come trasgressione di regole imposte dalla divinità o dalla natura (hybris degli Argonauti in MED 301-379 e di Alessandro in PST 119, 7-8; al contrario, in PST 4, 10-11, il sapiente si contiene entro i limiti stabiliti dalla natura); II. Viaggio come evasione: movente moralmente negativo, in quanto fuga da se stessi, sintomo di levitas (TRN 2, 13-15; PST 2, 1-2; 28, 1-5; 104, 6-8. 13. 15-16); III. Viaggio come scoperta, come allargamento dei propri orizzonti conoscitivi (OTI 5, 1-3. 5; PST 65, 16-18); IV. I viaggi di S. e di Lucilio, occasioni di arricchimento e di maturazione personale (PST 51; 53; 55; 57; 79; 84; 86; 87; 104; 123); V. I viaggi dell’animus: le verità naturali più importanti e più alte non si acquisiscono attraverso l’esperienza diretta dei fenomeni, ma attraverso il ripiegamento in se stessi (NTR I, praef. 1-3. 6-7; VII, 29, 3. 30, 3-4; TRN 14, 2; PST 8, 1; 9, 16); la sapienza stoica è statica; fiducia nella ratio che può trascendere i limiti spaziali e temporali propri della condizione umana (BNF VII, 3, 3).
Sons and Rulers: Paradox in Seneca’s De ira
esempi di situazioni paradossali a proposito delle relazioni padre-figlio e re-suddito trattate da S. con ironia; ruolo del paradosso stoico e dell’oikeiosis; gli aneddoti di padri che assistono alla violenza perpetrata sui loro figli da parte di un sovrano o di un maestro crudele permettono di indicare la morale al lettore senza necessità di esplicitarla.