Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Caligola
Quomodo Maecenas vixerit: à propos du Mécène de Sénèque
la rivalità personale spinge S. a operare una studiata denigrazione su Mecenate, visibile tanto nella scelta deliberatamente orientata delle fonti quanto nelle strategie retoriche cui S. ricorre nell’esporle; S. criticava il ritiro di Mecenate, troppo precoce e pur sempre contaminato dalla vita di corte, osteggiava la sua adesione all’epicureismo e invidiava la sua immagine di consigliere di Augusto, a cui voleva sostituire la propria nei confronti di Nerone, che vedeva tuttavia destinata al fallimento
Sublime del potere, potere del sublime in Seneca
assumendo una prospettiva insieme etica ed estetica il poeta, il tiranno e il sapiente possono essere considerati alla stessa stregua in rapporto alla categoria del sublime, con cui S. si relaziona dal punto di vista teorico in PST 41 e 115 e che realizza dal punto di vista artistico in THS (Atreo tiranno e poeta) e PRV 5,10-11 (Fetonte sapiens); il sapiente e il tiranno condividono il medesimo potere poietico, indifferentemente impiegabile, in maniera comunque sublime, per la distruzione caotica o per la creatività cosmica
Due casi di (possibili) presenze in Seneca: Ascanio e Catone il Censore
l’adulescens di PRV 2,8 condivide qualche tratto con le rappresentazioni di Ascanio in alcuni versi virgiliani noti al filosofo e utilizzati in contesti tra loro simili; in PST 87,41 si possono riscontrare affinità con la contio tenuta da Catone il Censore a favore della lex Oppia riportata in Liv. 34,3-4
The Conspirator Aemilius Regulus and Seneca’s Aunt’s Family
lo zio di Seneca prefetto d’Egitto non sarebbe da identificarsi con Gaio Galerio, ma con Emilio Regolo di Cordoba, che rivestì la carica per un tempo indefinito all’inizio dell’età tiberiana (ma non per sedici anni come si vorrebbe dedurre da HLV 19,6) ed ebbe due figli, di cui uno fu implicato nella congiura che condusse all’assassinio di Caligola e il secondo fu prefetto d’Egitto all’inizio del regno di Claudio
Der Sklave Claudius. Senecas Apocolocyntosis und ihr komödien-Finale
In conclusione di LDS Claudio è colpito da una doppia pena: quella mitica secondo il modello di Sisifo, Tantalo e Issione, e quella che, secondo la tradizione romana, prevede la schiavitù; analisi della rappresentazione dell’asservimento di Claudio in S.; funzione di Caligola, Eaco e Menandro
Seneca über Macht und Menschlichkeit
l’esperienza storica di un potere illimitato che induce al disprezzo dell’umanità sfida S., filosofo e teorico della politica, a conciliare le contraddizioni apparentemente insanabili in un principio che funga da fondamento spirituale del consenso dello stato e a mettere in guardia il giovane Nerone dalle conseguenze delle sue azioni
Le reminiscenze erodotee in Seneca e la condanna di Caligola
l’uso di esempi erodotei in BRV; IRA; NTR; TRN evidenzia fenomeni naturali distruttivi e funesti comportamenti da parte dei potenti; mezzo per condannare i vizi di Caligola e ammonire Nerone