Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Aulo Gellio
Humanitas in Imperial Age: Some Reflections on Seneca and Quintilian
nell’ambito di un ricognizione lessicografica su humanitas in età imperiale, si dedicano ad alcuni luoghi senecani le pp. 69-81: Seneca, muovendosi in un campo semantico piuttosto ampio, intende il termine come virtù, come reciproca connessione tra uomini, come componente della sapientia, come forma di debolezza e/o finzione e, in senso metafisico, come idea platonica
Il termine persona da Cicerone a Seneca
la storia del termine persona da Cicerone a S. ed il suo rapporto con gli officia ed i praecepta; in S. la persona è la “forma esistenziale in cui ognuno può e deve in concreto attuare il suo compito umano” (67); il carattere esistenziale della persona in S.; il rapporto con i beneficia e con le res; relazioni con la filosofia greca; i nessi formulari contenenti il termine persona
Tra verborum paupertas e mira verborum proprietas. Una discussione terminologica in Seneca (ep. 81. 9) e Aulo Gellio (I 4)
riflessione terminologica di S. in PST 81, 9-11 sulle espressioni gratiam reddere e gratiam referre, confrontata con la soluzione di un problema terminologico riguardante un entimema ciceroniano fornita da Antonio Giuliano in Gel. I, 4
Chi è il giovane: ovvero quando comincia e quando finisce la gioventù
esame della terminologia romana raffigurante l’infanzia e la giovinezza; le partizioni d’età e le differenze tra i vari autori romani; necessità di non creare periodizzazioni troppo nette
Una epistola perduta di Seneca e una reminiscenza oraziana
studio della tradizione indiretta di PST rappresentata da Gellio, che attesta l’esistenza di un XXII libro non giunto e riporta alcune osservazioni tutt’altro che benevoli di S. su Ennio, Cicerone e Virgilio: nella prima si può rilevare un riecheggiamento di Hor. s. I, 2, 27, confermato anche dal confronto con PST 86; osservazioni sul rapporto tra Orazio e S. per quanto riguarda il tema della vita appartata
Ideile lui Seneca despre stil
mancanza di una vera e propria teoria sullo stile; richiamo alla semplicità e alla spontaneità; carattere orale dello stile di S.; lontananza dallo stile di Cicerone e affinità con la prosa dei cristiani del IV sec.; critiche di Gellio, Quintiliano e Frontone