Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Augusto
Elite Scepticism in the Apokolokyntosis: Further Qualifications
L’Apocolocyntosis, probabilmente letta alla corte di Nerone durante i Saturnali del 54, presente il giovane imperatore, gli fornisce due modelli: quello sostanzialmente positivo di Augusto (richiamandosi in ciò a Virgilio) e quello negativo di Claudio. Dalla fedeltà al modello dipende l’eventuale divinizzazione del sovrano dopo la sua morte.
Sul manoscritto latino Campori Appendice 164
Descrizione di un nuovo codice di LDS non segnalato nel catalogo contenuto in 1990.5 ; trattasi di recenziore, cartaceo, databile al XV sec.; grazie al titolo è assegnabile al ramo VL della tradizione, sulla base degli errori è in stretta parentela con il Vat. Chig. H.VIII.259; elenco di varianti ed errori significativi per la collocazione nello stemma; recentior non del tutto deterior: a LDS 9.3 si tramanda una congettura originale iam famam Numinum mimum fecistis per il tràdito famam nimium/fama nimium
Martino Di Braga, “De ira”: un testimone indiretto per il “De ira” di Seneca
Constatata la negligenza da parte degli studiosi senecani della tradizione medievale indiretta dei DLG di S. e la superficialità con cui negli studi più recenti si utilizza il testo di Martino di Braga per emendare IRA, l’A. procede con lo studio, che si articola in due momenti: 1. una rassegna valutativa dei lavori (edizioni e commenti) che hanno usato l’epitome martiniana per la critica testuale di IRA; 2. un censimento dei loci di IRA per cui sono stati proposti in passato raffronti con l’epitome di Martino di Braga, censimento in cui si discute delle lectiones martiniane per stabilire se e in quali di esse si possano riconoscere varianti al testo di S., attraverso il criterio filologico dell’esclusione di errori nella tradizione dell’epitome e di modificazioni volontarie dell’epitomatore. In conclusione l’A. offre un’indicazione per indagini future sottolineando la possibilità di utilizzare l’epitome come testimone indiretto di IRA anche indipendentemente dalla tradizione diretta
Il discorso di Augusto nella “apocolocyntosis” di Seneca e un passo della “pro Caelio” di Cicerone”
In LDS 10, in cui Augusto rimprovera il successore Claudio, si riprende un passo della Pro Caelio di Cicerone (33-34), in cui Appio Claudio Cieco, fatto comparire grazie alla prosopopea, rimprovera Clodia. Si tratta di una citazione voluta rivolta al lettore attento
Seneca, De clementia I, 9, 1
analisi di CLM I, 9, 1 (Divus Augustus fuit mitis princeps eqs.); proposta di interpunzione; confronto con CLM I, 11, 1
Images d’Auguste chez Sénèque
esame dei giudizi di S. su Augusto; revisione della loro interpretazione tradizionale come giustificazione della politica filoaugustea di Nerone; constatazione, accanto alle riserve senecane, del silenzio su Augusto che si riscontra nel resto della letteratura neroniana
Footnotes for a literary portrait of Augustus
testo Bücheler di LDS 10-11 con traduzione inglese e commento; contrasto tra il comportamento defilato di Augusto nell’assemblea degli dèi fino all’arrivo di Claudio e la realtà storica dell’influsso da lui esercitato sul senato; il discorso di Augusto non è un modello di retorica; proverbi; esempi di sintassi colloquiale; effetto satirico delle proteste di Augusto contro le sanguinose uccisioni di Claudio
Auguste et Athénodore (suite et fin)
personalità filosofica di Atenodoro e sua influenza su Augusto; testimonianza di S. su di lui
Auguste et Athénodore
identificazione di Atenodoro in TRN 3; influenza di Atenodoro su Augusto
Ruler cult in Seneca
S. favorevole alla divinizzazione di imperatori dotati delle qualità del saggio stoico (come Augusto); uso adulatorio dell’augurio di divinizzazione dell’imperatore in PLB; saggio stoico simile o superiore agli dèi; sincerità di S. in CLM