Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Atreo
Considerazioni su religiosità o irreligiosità nelle tragedie di Seneca
analisi della concezione della divinità, dei rapporti tra Dio e uomo, della presenza del male, dell’escatologia e degli atti della religione ufficiale in TRG, escluso HOE; TRG tra le opposte posizioni di chi vi vede una “tragedia stoica” oppure la “negazione poetica dello stoicismo”; in TRG abbondano effettivamente le affermazioni pessimistiche sulla natura dell’uomo e degli dei; tuttavia, anche senza spazio per una visione rasserenante, centrale è l’uomo, visto come essere in grado di distruggere il cosmo (come Atreo) o di crearlo (come Ercole); solo riconoscendone la sacralità è possibile per l’uomo una presenza attiva e positiva nel cosmo
Maius solito. Senecas Thyestes und die tragoedia rhetorica
THS come “tragedia retorica, filosofica e politica”: centralità del «maius solitus Motiv», implicazioni stilistiche (uso del comparativus Senecanus), drammatiche («Crescendo Technik»), filosofiche (ritratto dell'”anti-sapiente”), storiche (epoca imperiale amante degli eccessi) e politiche (identificazione Atreo-Caligola)
Il nostos nel teatro di Seneca: la struttura dell’inversione
la struttura del nostos (adventus) e il modello odissiaco; S. e lo schema relativo al riuso del ritorno dell’eroe; i modelli greci; il ritorno come segno della rinuncia all’azione.
Il sangue nelle tragedie di Seneca
il sangue e il lessico del timore e dell’orrore in TRG; occorrenze delle parole della sfera semantica del sangue in TRG; valori di cruor e sanguis; le caratteristiche del sangue in TRG; il sangue come elemento del sacrificio; i morti in guerra esigono la restituzione del sangue versato prematuramente; i sacrifici umani.
La funzione dei nomi dei personaggi nella commedia plautina e nella tragedia senecana
rapporto tra onomastica e prassi poetica; il nome; la maschera; eponimia; i nomi di TRG come enunciati descrittivi del personaggio; archetipi mitici.
La climax della volontà di potenza nel Tieste di Seneca
la volontà di potenza di Atreo e la crescita progressiva del suo desiderio di potere; ruolo minore di Tieste; identità tra potere e male; affinità tra gli stilemi di THS e quelli di HFU e HOE; l’ironia tragica come espressione del potere.
Spectante te potetur…: un simbolo senechiano
originalità del prologo di THS: i rapporti con l’Atreus acciano e l’apparente contraddittorietà dell’allontanamento del fantasma di Tantalo: discussione dell’interpretazione di J.A. Shelton (1975.63 ); gli elementi cronologici nel dramma; le convenzioni letterarie e le credenze che spiegano l’uso simbolico di S.: Tantalo come fantasma ritorna sotto terra all’alba, ma come ipostasi della stirpe dei Pelopidi rimane presente entro le figure del dramma e nel Larario della casa.
Seneca’s epic theatre
funzione di TRG: teatro epico, prefigurazione di B. Brecht; rapporto con la tragedia greca; ruolo dei personaggi; rapporti con l’epica.
Solitudine e logorio del potere: note su un topos della tragedia senecana
le battute tragiche con valenza gnomica dedicate al tema del potere; il potere come male ambito; il logorio divora il potere dall’interno.
Seeing Seneca Whole. Perspectives on Philosophy, Poetry and Politics
Analisi della celebre scena del Tieste in cui il sole, rifiutandosi di illuminare il delitto, torna indietro sul suo percorso: l’immagine viene interpretata prima (185-194) alla luce del confronto con i versi in cui si parla della catastrofe cosmica (789-884) e i passi delle NTR sullo stesso argomento (3, 27-30); poi (194-200) con attenzione all”apotheosis’ di Atreo (vv. 885-919): si tratterebbe di un’allusione alla tirannide neroniana, che spesso utilizzava la simbologia solare per autocelebrarsi.