Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Atreo
Natura e tragedia in Seneca
la concezione della natura in TRG diviene comprensibile analizzando le raffigurazioni della foresta in DPS e THS e del mare in GMM
Seneca’s Thyestes and the morality of tragic furor
analisi del prologo di THS come contributo alla comprensione di TRG e alla valutazione della poesia in S.; la poetica del furor; il dialogo tra Tantalo e la Furia; importanza strutturale del prologo e sua valenza metadrammatica; lo schema di contrasto (tra Tantalo e la Furia) che si afferma nel prologo genera una serie di opposizioni e conflitti nel resto della tragedia (tra Atreo e Tantalo e tra il satelles e Tieste)
La forza come diritto in alcuni aspetti della cultura greca del V secolo a.C. e del teatro latino
il rapporto tra il diritto e la forza in Sofocle, Tucidide, Accio e S.; rispetto al mondo greco, nel mondo latino si passa dalla contrapposizione “divino-umano” a quella “morale-politica”
La prova nel delitto: Seneca e il mito di Atreo e Tieste
esame di THS: interpretazione della vendetta di Atreo come speculare al torto subito e non al di fuori di ogni regola del comportamento umano
Appunti sull’Atreus acciano
i tentativi di ricostruzione dell’Atreus di Accio non si devono basare in maniera eccessiva su THS, in quanto questa tragedia fu composta in un contesto culturale differente.
Power and Powerlessness in Seneca’s Thyestes
in THS trovano espressione la monarchia dispotica (Atreo), il regno benigno (satelles e Tantalo) e l’autocontrollo del sapiens (coro); esame del dialogo tra Atreo e il satelles; differente concetto di favor nei due passi; Atreo e Tieste condividono la stessa concezione del potere, anche se solo il primo è disposto a tutto per esercitarlo; la “vittoria” di Atreo sul fratello segna anche il perfetto coronamento del potere tirannico e della sua sete di sangue; THS riflette l’atmosfera politica in cui S. viveva
La Medea di Seneca come fabula dell’inversione
riflessioni sulle monografie senecane di N.T. Pratt (1983.79 ), H. Fyfe (1983.50 ) e G.G. Biondi (1984.12 ); lettura di MED in opposizione a quella di Biondi come inversione tra il mondo supero e quello infernale, che si concretizza nella protagonista, “inversione in atto” come madre ed entità demoniaca; Giasone, pur essendo personaggio positivo, non riesce ad incarnare sino in fondo i valori della mens bona a causa della sua inquieta sensibilità, che lo avvicina a Tieste
Il convitato invisibile
confronto tra l’Atreus di Accio e THS in risposta a 1975.63 ; S. innova il prologo ed anziché un monologo inserisce due scene, con il fantasma di Tantalo e poi la Furia; Tantalo è figura simbolica: in quanto capostipite degli Atridi, si macchia della stessa colpa e sconta la sua pena; così si spiegano le contrastanti indicazioni dei vv. 62-67 (Tantalo assisterà al delitto di Atreo) e 103-107 (Tantalo torna negli Inferi): come umbra egli abbandona la scena, ma come genius generis parens e come statua del larario resta presente, potenza invisibile ed attiva, autentico “convitato di pietra”; la domus Pelopia potrebbe alludere al palazzo imperiale ed alle nefandezze di Nerone
Dark wit and black humor in Seneca’s Thyestes
analisi del ruolo dello humor nero in THS, con particolare attenzione alla monodia di Tieste all’inizio dell’atto V (vv. 920-969) e al dialogo con Atreo (vv. 970-1112); THS trasforma il mito di Tieste in un favola filosofica, nella quale la catastrofe deriva direttamente dal compromesso morale del protagonista.
Geometria e crudeltà nel Tieste
individuazione in THS di tre “grandi momenti”: apparizione di Tantalo e scontro con una Furia; incontri di Atreo con un cortigiano, di Tieste con i figli, di Atreo con Tieste; resoconto della cena da parte del messaggero; caratterizzazione dei personaggi e delle scene rispetto ai modelli greci: amarezza di Tantalo, folle esaltazione di Atreo, sfiducia esistenziale di Tieste, pentito e consapevole del suo stato; novità della figura di Atreo, in cui persino la ragione si piega a soddisfare la sete di crudeltà