Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Aristotele
De tranquillitate animi
edizione bilingue con note di commento tratte raccogliendo i riferimenti a TRN da vari studi di Alberto Grilli, in particolare dalle sue lezioni universitarie (1971 .28)
Ambrogio de beneficiis: da Cicerone a Seneca
pur adombrate e circoscritte, in Ambr. off. si possono rintracciare impronte di BNF riguardanti la beneficenza, il valore immateriale del beneficio, la spiritualità della riconoscenza che consente anche al povero di ricambiare, l’estraneità alla sfera utilitaristica e all’ostentazione
La vita degli oggetti: il ruolo della cosa donata in Seneca
alla luce di alcune moderne teorie antropologiche si evidenzia come in un rapporto di reciprocità il dono materiale rimandi all’interagente umano e riesca a sostituirlo, anche nel caso di dono negativo: in MED i doni nuziali a Creusa sono costituitivi dell’identità di Medea e contribuiscono a compierne la vendetta alla pari di altri oggetti-dono del mito
La dieta del saggio: una lettura antropologica delle prescrizioni alimentari senecane
da un punto di vista antropologico il cibo è un potente marcatore dell’identità di un popolo, così era nella Roma antica e per S., nei cui scritti i riferimenti al cibo travalicano il semplice topos letterario o il «materialismo medico» per assumere un significato simbolico-economico-morale
Veniet tempus (QNat 7.25). Stoic Philosophy and Roman Genealogy in Seneca’s View of Scientific Progress
analizzando le teorie astronomiche di NTR la concezione del progresso scientifico di S. si rivela profondamente debitrice dell’eredità etica ed epistemologica dello stoicismo originario, perfettamente intonata al provvidenzialismo e legata a un’idea di competizione intergenerazionale necessario all’avanzamento della virtù che non è spontaneo
Die dramatische Zeit in Senecas Tragödien
dall’analisi soprattutto di HFU, TRD e MED emergono alcuni connotati dell’organizzazione del tempo scenico nel teatro senecano già sperimentati dai comici e finalizzati a porre enfasi sull’azione: la percezione soggettiva del tempo da parte dei personaggi e la creazione di strutture temporali fittizie; le tecniche di concentrazione del tempo; la flessibilità di durata dell’azione, a volte palesata o ottenuta tramite il coro; il ruolo rivestito dal coro-personaggio per manipolare e incrociare successioni temporali; le variazioni del ritmo drammatico realizzate spesso per contrasto
Epicuro tra Seneca e Orazio
PST 73 denota un sostrato epicureo per alcune espressioni usate nella descrizione del rapporto fra filosofia e politica e per il concetto di respicere quale antidoto all’ambizione umana, secondo un’etica della mediocritas che influenza anche Cic. fin. 2,17,56 e Hor. S. I,108-119
‘Circolarità virtuosa’ e ‘virtù crudele’: per una pragmatica relazionale nel De beneficiis di Seneca
S. rappresenta la reciprocità del dare e dell’accipere come una circolarità iconicizzata dal mito delle Grazie e contrapposta alla finzione crudele della virtù derivata da una volontà simulata che trasforma il beneficio in iniuria