Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Aristotele
Zur Eigenart und Herkunft von Senecas Methode in den Naturales Quaestiones
generale incomprensione del metodo di S. in NTR presso gli studiosi moderni; analisi di NTR I, 1-8 come esempio del metodo di argomentazione: radici da un lato nella dossografia critica greca (Aristotele, Platone, Posidonio), dall’altro nella distanza tipicamente romana dal mondo greco e nel criterio di scelta degli elementi validi e utili per il cittadino romano (da Terenzio fino a Boezio); uso di questo metodo da parte di S. allo scopo di giungere alla conoscenza della natura sulla base di risultati relativamente sicuri e di trasmettere tale conoscenza agli altri; confronto con Cicerone e peculiarità senecana nell’unione di scienze naturali ed etica
Naturaleza y Dios en las Cuestiones naturales de Séneca
NTR è un’opera caratterizzata, da un lato, da una metodologia scientifica mediocre, dall’altro, da una straordinaria ricchezza di informazioni sulla vita interiore e sul pensiero dell’autore; definizione del concetto di natura e suo studio; S., almeno nell’ultimo periodo della sua vita, si dimostra panteista
La lettera 65 di Seneca
testo, traduzione e commento di PST 65, in cui sono enunciati i grandi temi della filosofia di S.; studio dell’ultimo S., ovvero di un uomo che rinnega senza compromessi gli anni trascorsi inter vana studia
Les tragédies de Sénèque
caratteristiche della produzione teatrale ai tempi di S.; probabile carattere musicale dei cori; confronto di HOE, MED, PHD con i modelli greci; TRG, presentando il confronto tra un’anima e il suo destino, sono espressione di una verità filosofica non interamente dimostrabile con la ragione (cf. il ruolo del mito in Platone)
Der Begriff der Freundschaft in Senecas Briefen, Inaugural-Dissertation
concezione senecana dell’amicizia; influsso stoico, epicureo, accademico, peripatetico; carattere disinteressato dell’amicizia; legame tra amicitia e virtus, familiaritas, gioia e fiducia; concetti di homoiotes, filautia, polyfilia e filanthr?pia; ?rapporto tra amicizia e autarchia del saggio.
Seneca and his world II
conoscenze filosofiche di S.; concetto di Dio come Natura; i concetti di pietà e coscienza; differenza rispetto alla concezione cristiana; giudizi di S. sulla religione romana fatta di idoli; giudizi sulla decadenza morale di Roma: Giulia figlia di Augusto ne è il simbolo; rapporto di S. con la storia passata di Roma tutta incentrata su personaggi contrari al senso di equità e verità degli stoici; fonti ispiratrici delle opere e del pensiero di S.: elenco degli autori della biblioteca di S.
Horatiana et Annaeana
in che cosa S. in TRG segua i dettami di Hor. ars: S. segue Orazio più che Aristotele, ma senza coincidenza perfetta; in TRG i fatti più atroci si svolgono fuori dalla scena, ma non necessariamente per l’applicazione del precetto oraziano
La lettera CXXI di Seneca e la teoria dell’istinto nello stoicismo
esposizione della teoria senecana su istinti e impulsi animali e differenze rispetto alle teorie di altri filosofi (soprattutto Aristotele); coerenza della dottrina di S. con lo stoicismo; coincidenza fra istinto fondamentale e vita morale; confronto con Lucr. IV, 855 ss.
Das vii. Buch der Naturales quaestiones des Seneca und die Kometentheorie des Poseidonios
fonte comune di NTR VII e dei frammenti del fisico Arriano conservati in Stobeo è un testo che semplifica Posidonio, senza contraddirlo; esso può forse essere identificato in Asclepiodoto, citato da S. tra le fonti di NTR; S. rielabora e ristruttura le dottrine dossografiche, in modo da far seguire alle teorie di Posidonio, basate in buona parte su Aristotele, osservazioni personali, che ne fanno uno scienziato originale che si oppone alla visione tradizionalista; correzioni a NTR
Le tragedie di Seneca 4. – Il coro nelle tragedie di Seneca
S. si discosta dalla tradizione anche nell’uso del coro, che appare per lo più separato dall’azione scenica, con la funzione di un intermezzo lirico, comunque intimamente congiunto con l’argomento e lo spirito del dramma; in più rari casi il coro annunzia l’entrata in scena di un personaggio o il verificarsi di fatti inattesi; in GMM 586-781; HOE 104-232; TRD 67-164 il coro partecipa invece effettivamente all’azione; rapporti formali con Orazio lirico