Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Apicio
Seneca, la diatriba e la ricerca di una morale austera. Caratteristiche, influenze, mediazioni di un rapporto complesso
analisi dei rapporti (e degli apporti reciproci) tra S. e la diatriba condotta attraverso l’inquadramento della tradizione bionea in lingua latina, l’evidenziazione della riscrittura retorico-stilistica di alcuni motivi da parte di S., l’esame di alcuni tra i brani o i personaggi senecani più significativi, il rapporto dell’opera senecana con la satira moralistica
Quomodo Maecenas vixerit: à propos du Mécène de Sénèque
la rivalità personale spinge S. a operare una studiata denigrazione su Mecenate, visibile tanto nella scelta deliberatamente orientata delle fonti quanto nelle strategie retoriche cui S. ricorre nell’esporle; S. criticava il ritiro di Mecenate, troppo precoce e pur sempre contaminato dalla vita di corte, osteggiava la sua adesione all’epicureismo e invidiava la sua immagine di consigliere di Augusto, a cui voleva sostituire la propria nei confronti di Nerone, che vedeva tuttavia destinata al fallimento
Apicius, Seneca, and Surfeit: Boccaccio’s Sonnet 95
Sulle fonti del sonetto 95 di Boccaccio, che critica gola e lussuria contemporanee (nominando Apicio e Sardanapalo) come vizi causati dalla corruzione nelle scuole. Nel sonetto di Boccaccio si riconosce l’influenza di S. (nonostante normalmente venga colto solo il riferimento a Dante): nella PST 95 c’è una critica ai costumi contemporanei e, come in Boccaccio, alla corruzione degli studi; in HLV si nomina Apicio in un contesto di corruzione dei costumi; in generale S. era un riferimento per Boccaccio, oltreché per tutti i letterati del Medioevo
Autour d’un banquet d’Apicius
questioni di storia letteraria; datazione di PST I-XX al 57-58, sulla base di Eliano citato dalla Suda, s.v. (cf. anche 1937.21 ).