Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Antigone
Il motivo della corsa a precipizio nelle Fenicie di Seneca
Il motivo della corsa caratterizza nelle Fenicie Edipo, così come l’incedere lento e sereno è proprio di Antigone: i due personaggi manifestano anche su questo piano la loro emblematicità sul piano filosofico, come simboli rispettivamente di stoltezza e saggezza.
Forme riflessive nelle tragedie di Seneca
Studio linguistico: analisi delle forme verbali riflessive nelle tragedie di S., per valutarne la consistenza, l’originalità e il significato (partendo dal presupposto che nella prosa S. ne fa un uso cospicuo e caratteristico come “linguaggio dell’interiorità”). Le forme sono divise in categorie (verbali e nominali, quelle verbali in dirette e indirette) e analizzate, inserendole in un quadro stilistico e corredandole di riferimenti ad altri passi di S. e ad altri autori. Si conferma il prevalere del riflessivo sul mediopassivo nella lingua latina e la preferenza di S. per questo strumento; sul piano stilistico, le forme riflessive rivelano un ripiegamento dei personaggi senecani sull’abisso della propria anima
Le “Fenicie” di Seneca
analisi minuta, a livello formale e strutturale, delle fonti di PHN; individuazione di spunti variati con abilità e spesso ampliati con fonti diverse, compresi Accio ed i Sette a Tebe eschilei; le due parti di cui si compone PHN non sono frammenti di due tragedie indipendenti, ma parti di un unico dramma concepito come contaminazione dell’Edipo a Colono e delle Fenicie di Euripide
Senecas Phönissen
studio dei caratteri compositivi di PHN: i rapporti logici tra le tre sezioni (1-319; 320-362; 363-664) sono carenti e la funzione drammatica dei personaggi è spesso oscura; studio delle varianti mitiche rispetto alle fonti greche utilizzate (tra cui Fenicie di Euripide ed Edipo di Sofocle); la tragedia risulta un insieme non di scene indipendenti, ma di parti di un dramma incompiuto
Intorno alle tragedie di Seneca
giudizio negativo della critica su TRG come declamazioni in forma di dramma; rivalutazione dell’arte drammatica di TRG; uso delle personae mutae e rispetto della regola dei tre attori; confronto con i modelli greci; composizione, struttura e fonti di TRD e PHN
Ad Senecae tragoedias
correzioni a TRG; in HFU 1156-1159 tra parentesi exurge virtus; in TRD 46-50 virgola prima di libens; in TRD Andromaca pronuncia anche ne prodat aliquis (492), mentre amove testes doli è detto dal senex; TRD 491 prima di 494; TRD 496 dopo la replica del senex in 495; in TRD 746-748 tra parentesi la parole da quae a potest; PHN 320-347 non vanno attribuiti ad Antigone; in PHN 456 leggere forse domate Martem pace; in PHN 591-595 leggere regia frater meus / habitat superba: parva me abscondat casa? / hanc date repulso: liceat exiguo lare / pensare regnum? Coniugi donum datus; in MED 193 leggere roget; in MED 516-517 tra parentesi et hic maior metus; in MED 597 leggere sat; in PHD 655 leggere tuusve; in PHD 1027-1030 il riferimento è al tumulto del mare, non al mostro; in DPS 63 leggere novaeque circa funus; in DPS 276-286 285 dopo 279; DPS 439-440 dopo 441; in GMM 134 non porre punto e virgola dopo pectus; in GMM 229-233 due punti dopo deos e Aegisthe; in GMM 240 leggere referimur; in GMM 857 non aggiungere omne; in THS 660-661 invertire l’ordine dei versi; in THS 789-884 punto interrogativo al fondo di 813 e 814