Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Tradizione testuale
Ecdotica; stemmatica
Scienza, cultura, morale in Seneca
Resoconto del convegno «Scienza, cultura, morale in Seneca» (Monte Sant’Angelo, 27-30 settembre 1999): dopo Gerardo Bianco, che ha aperto i lavori parlando dell’accusa di doppia morale rivolta al filosofo, hanno preso la parola Italo Lana («Qualche riflessione sulla “securitas” secondo Seneca»); Giuseppe Aricò («La morale della “fabula”: su alcuni problemi del teatro di Seneca»); Paolo Mantovanelli («Perversioni morali e letterarie in Seneca»); Pier Giorgio Parroni («Testo ed esegesi nelle “Naturales quaestiones”»); Michele Coccia («Seneca nella scuola europea»); Gianna Petrone («Seneca, Medea, le Medee»); Adolfo Mele («Seneca, filosofo di strada»); Mirella Scala («“Lector” in Seneca. Appunti per una lettura delle “Ad Lucilium”»); Loriano Zurli («Sulla tradizione manoscritta degli epigrammi senechiani»); Ivano Dionigi («Seneca ovvero della contraddizione»); Giuseppe Gilberto Biondi («Il filosofo e il poeta: Seneca contro Seneca?»).
Intorno ad alcuni carmi dell'”Anthologia Latina”
in HOE 1721 leggere in armis al posto di inermis; note esegetiche a PRG 236 R., 1-2; 7-8 (con un’ipotesi di stemma codicum) ed a PRG 433 R., 5-6
Nomen Latinum. Mélanges de langue, de littérature et de civilisation latines offerts au professeur André Schneider à l’occasion de son départ à la retraite, textes recueillis et édités par Denis Knoepfler
ricostruzione delle vicende che condussero J.F. Gronovius a “riscoprire” Firenze, Bibl. Laur., plut. XXXVII, 13 (Etruscus) e ad adoperarlo ampiamente, grazie anche alla collaborazione dell’Heinsius, nell’edizione critica di TRG stampata a Leida nel 1661
Les manuscrits p, a, b et V des Epistulae ad Lucilium
descrizione di 25 manoscritti delle famiglie p, a, b e V di PST; p e a rappresentano due delle tre classi che dipendono direttamente dall’archetipo e contano rispettivamente 1 e 5 manoscritti; b, che contiene PST 1-52 e conta 18 manoscritti, costituisce una delle due famiglie della terza classe; ad essa va aggiunto l’unico manoscritto di V, che comprende PST 53-88
“Edizioni” tardoantiche e tradizione medievale dei testi: il caso delle “Epistulae ad Lucilium” di Seneca
la divisione nota di PST in 1-88 e 89-124 non è l’unica: si aggiunge quella del primo gruppo in 1-52 e 53-88; la difficoltà della divisione in libri di PST; il passaggio tardoantico da rotolo a codice e la suddivisione di PST; i tre blocchi come frutto di un consapevole programma editoriale tardoantico; il ruolo di Brescia, Bibl. Queriniana, B II 6 (Queriniano) e la possibile esistenza di un’edizione completa prima di esso: Paris, BNF, lat. 8658 (P), il cui antigrafo fu forse vergato da un certo Ragambertus laicus nella seconda metà del IX sec.; la tradizione ms. di PST e i tentativi di ricostituzione: riflessioni sullo stemma Reynolds (1965.4 ); la tradizione di PST insegna che lo stemma ottenuto non è soddisfacente per definire la tradizione
Problemi testuali nelle Naturales quaestiones di Seneca
necessità di prendere le distanze dalla recensio di NTR che si è andata consolidando a partire dal Gerke e di riesaminare a fondo Genève, Bibl. Publique et Univ., lat. 77 (Z), vagliandone caso per caso le le-zioni; a partire da 1992.105 discussione di alcuni loci in cui la lezione di Z pare superare quella finora general-mente preferita
Les manuscrits P et b des “Epistulae ad Lucilium” et leurs descendants
P (Paris, BNF, lat. 8658) e b (lat. 8539) sono i più antichi testimoni della famiglia d: da essi derivano direttamente o indirettamente circa cinquanta mss.
Comment “fabriquer” un exemplaire complet des Epistulae ad Lucilium
descrizione di 12 mss. che costituiscono una curiosità codicologica: Arras, Bibl. Mun., 861 (315); Cambridge, Univ. Libr., Li. III. 4; Cortona, Bibl. com., 81; Firenze, Bibl. Laur., plut. XVIII, 7; Napoli, Bibl. Naz., IV. G. 51; Paris, BNF, lat. 11376; lat. 18582; Pisa, Bibl. Cathariniana, 70 [75]; Uppsala, Universitetsbibl., C 920; Città del Vaticano, BAV, Chigi H. V. 153; Vat. lat. 7580; Venezia, Bibl. Marciana, Zan. lat. 268 (=1548); essi sono eterogenei sul piano sia materiale sia testuale e il loro nucleo è costituito da PST 1-88; i possessori o anno-tatori hanno aggiunto PST 89-124 traendole da una diversa tradizione; tabella riassuntiva dei caratteri codico-logici dei mss. studiati; origine e nome dei possessori di 9 dei 12 mss.
Due note senecane. Seneca nell’Umanesimo
esame di quattro incunaboli di S. (Napoli 1475, Treviso 1478, Napoli 1484, Venezia 1492).
Rediscovering the De remediis fortuitorum
le antiche attribuzioni del De remediis fortuitorum a S.; l’esame dello stile, del vocabolario, della sintassi e la presenza di clausole dimostrano che tale opera è conforme allo stile di S. e che queste somiglianze non riflettono uno sforzo consapevole di imitazione da parte di un altro scrittore; breve analisi dello stato attuale del testo ms.