Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Teatro
Drammaturgia; personaggi; rappresentabilità; scenografia
Non ibo inulta (Sen., HO 282)
Significato dell’espressione non ibo inulta (HOE 282); riflessione relativa alle occorrenze del sintagma all’interno del corpus tragico senecano, con particolare attenzione a HOE
Poet and Audience in Senecan Tragedy. Phaedra 358-430
Esame del rapporto di S. tragico con il pubblico attraverso l’esame di PHD 356-430; interazione del poeta, distaccato dall’azione drammatica, con il pubblico, secondo la tecnica già ovidiana
Personaggi e funzioni nella Phaedra di Seneca
Esame delle relazioni tra i personaggi di PHD e le funzioni (intese in senso proppiano); determinazione delle sfere d’azione dei personaggi, dipendenti dalla distribuzione delle funzioni, e loro classificazione tipologica in tipi fissi; analisi dell’azione operata dai personaggi; applicabilità dei modelli di Propp e Bremond a un testo drammatico; staticità della situazione psicologica ed ideologica dei personaggi, a conferma dell’interpretazione di TRG come studio sul furor
Virgil’s tragic future: Senecan drama and the Aeneid
Fonti di TRG; influenza di Virgilio (soprattutto A.) sulla drammaturgia di S.; parallelismo tra Verg. A. e HFU, TRD, PHN, MED, DPS, GMM e THS; rapporti con i modelli greci
Der Monolog in den Tragödien Senecas
Analisi dei monologhi di TRG: tipologia e funzioni; rapporti tra filosofia, arte e retorica
Osservazioni sul coro in Seneca tragico: il Thyestes
Analisi dei cori di THS: 122-175; 336-403; 549-622; 779-884; funzione dialettica del coro come polo positivo in contrasto con i personaggi negativi; coro in THS come sede privilegiata per l’espressione dei grandi temi del pensiero senecano; collegamento stretto del coro con le unità drammatiche immediatamente precedenti e seguenti sul piano sintagmatico; unità della struttura tragica ottenuta attraverso le rispondenze e le contrapposizioni dei temi del coro con l’azione nel disegno di una ricercata Ringkomposition
Menschenbild und Weltsicht im Werk des Philosophen Seneca. Eine gegenüberstellende Betrachtung von Prosaschriften und Tragödien
Considerazione dei vari aspetti del pensiero di S. in prosa e in TRG; determinazione dei paralleli e delle differenze tra il pensiero esposto in prosa e in TRG; differenze rilevabili soprattutto per quanto riguarda il pensiero religioso (fato, divinità e rappresentazione dell’aldilà); rapporti tra S. filosofo e tragico: S. elabora una materia filosofica in TRG, ma non compone drammi sulla base della filosofia stoica; volontà di S. di essere poeta in TRG; impossibilità di risolvere la questione dell’autenticità di HOE e CTV in base al contenuto, ma maggiore probabilità della tesi della non autenticità, tenuto conto delle differenze di pensiero e composizione rispetto alla produzione di S.
Aurea mediocritas. La morale oraziana nei cori delle tragedie di Seneca
Presenza oraziana nella genesi della poesia corale di S.; funzione di difesa degli ideali di vita semplice e nascosta svolta dal coro in TRG relative al motivo del potere; prevalenza del tema della paura in TRG; analisi di alcuni cori contenenti motivi oraziani (THS 336-403; HFU 125-201; MED 301-379; GMM 57-107): presenza di ambiti metaforici oraziani, ma radicalizzazione della concezione oraziana della mediocritas; ortodossa formulazione dell’ideale oraziano solo in DPS 882-910 e HOE 604-705
L’écriture incarnée
Considerazioni sulla messa in scena di TRD; importanza della retorica; potere demiurgico della parola
Seneca sulla scena
Tavola rotonda coordinata da Giusto Monaco, con interventi di: Filippo Amoroso (307-314) sulle principali rappresentazioni senecane della nostra epoca; Walter Pagliaro (314-319) sulla rappresentazione teatrale di THS a Segesta; Giusto Picone (319-322) sui problemi della traduzione di THS; Renato Tomasino (322-328) sulla natura di TRG