Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Ippolito ‘erede imperiale’: per un’interpretazione ‘romana’ della Phaedra di Seneca

Argomenti:

A partire da una puntuale analisi dei vv. 1109-1114 della Phaedra, che prende le mosse dal confronto con Euripide e Ovidio (her. 4, 117-124), ma anche con le fonti storiche relative alla trasmissione del potere nella dinastia giulio-claudia, l’autrice intepreta la descrizione di Ippolito, definito dal Nunzio certus heres, come allusione a Nerone e alle problematiche legate alla validità della sua successione

Testo in latino: No
Personaggi: Ippolito, Nerone
Rivista: Maia
Numero rivista: LVII
Anno rivista: 2005
Pagina rivista: 463-482
Codice scheda: 2005.35
Parole chiave: Politica, Teatro
Opere citate: LDS 4, 1, 25-32; MRC 2, 3-4, 4; PHD 73-81; 741-752; 1109-1114; PLB 7, 2; 13, 1

Colloquio su Seneca

in Colloquio su Seneca
Argomenti:

Interpretazione del v. 59 del Tieste (et quando tollet?…) con soggetto Atreo e oggetto la dextra, fondata sui rapporti intertestuali con Seneca padre (contr. 2, 3, 19) e con altre opere senecane, dall’Agamemnon (Clitennestra) alla Phaedra, al De ira (Caligola, confrontato con la testimonianza di Svetonio).

Editore: Litografica Editrice Saturnia
Testo in latino: No
Luogo: Trento
Pagina rivista: 89-105
Codice scheda: 2004.52
Opere citate: CNS 18, 3; DPS 882-891; GMM 44-52; 897-901; IRA 3, 1, 1; 2, 33, 4; 3, 12, 5; 3, 13, 7; PHD 673; 680; THS 56-62; 144-148; 391-406

Self-Representation and Illusion in Senecan Tragedy

Argomenti:

L’autore intende dimostrare la natura puramente fittizia del teatro senecano (ossia il suo non essere finalizzato alla rappresentazione) in base alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione, entrambi vistosamente artificiosi, come pure la rappresentazione degli eccessi del vizio spinta all’estremo (gli esempi cui dedica maggior attenzione sono i personaggi di Atreo e Medea e la coppia Ippolito/Fedra). Una simile modalità rappresentativa mirererebbe a mostrare la vanità del mondo in una prospettiva filosofica. Le reazioni che Seneca intenderebbe suscitare nello spettatore, anche attraverso spunti metateatrali, comprendono sia il rifiuto sia il piacere sadico.

Indice: 1. Introduction, 1; 2. The Broken World, 15; 2.1. Stoicism and the Locus of Moral Conflict, 18; 2.2. Vice and Virtue in a Broken World, 25; 2.3. Irony and Lies, 36; 2.4. Stichomythia and Paradox, 40; 2.5. Ambiguity and Alienation, 47; 2.6. The Dramatic World, 57; 2.7. Conflicting Perspectives, 70; 2.8. Dramatic Reality and Conflicting Perspectives in Troades, 90; 3. Images of Flawed Technical Genesis, 103; 3.1. Hercules Furens, 107; 3.2. Thyestes, 127; 3.3. Medea, 148; 4. Meta-theatre and Self-Consciousness, 172; 4.1. Viewing, Acting, Power, 175; 4.2. Viewing, Gender, Power, 194; 4.3. Models of Audience Response, 209; 4.4. The Development of a Sadistic Spectatorship, 215; 4.5. Modelling an Ambivalent Spectatorship, 240; 5. Phaedra: Intertextuality and Innocence, 259; 5.1. Hippolytus's Hunting Song, 269; References, 302; Index of Passages, 315; General Index, 325.
Collana: Oxford Classical Monographs
Editore: Oxford University Press
Testo in latino: No
Personaggi: Atreo, Fedra, Fetonte, Ippolito, Medea
Luogo: Oxford
Totale pagine: 331
Codice scheda: 2004.45
Parole chiave: Esegesi, Teatro
Opere citate: TRG

Medea y lo mostruoso: tratamiento diferencial en Eurípides y en Séneca

in Medeas. Versiones de un mito desde Grecia hasta hoy, I,
Argomenti:

Il mostruoso, presenza forte nella Medea di Euripide e Seneca, è trattato in misura di gran lunga divergente, in rapporto alle qualità specifiche delle due protagoniste e alle azioni che compiono; analisi delle valenze simboliche e del ruolo che rivestono

Collana: Estudios clasicos
Editore: Granada
Testo in latino: No
Personaggi: Medea
Anno rivista: 2002
Pagina rivista: 277-292
Codice scheda: 2002.26
Parole chiave: Fonti, Teatro
Opere citate: MED

L’anteprima del Tieste di Seneca (Roma, Teatro Valle, febbraio 1953)

Argomenti:

L’a. ripercorre criticamente il vivace dibattito che seguì l’anteprima della messa in scena al romano teatro Valle del Tieste di Seneca nella riduzione di Vittorio Gassmann (1953, 5) da parte della Compagnia del Teatro dell’Arte Italiano diretta da Luigi Squarzina e Vittorio Gasmann

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LIV
Anno rivista: 2002
Pagina rivista: 277-294
Codice scheda: 2002.13
Parole chiave: Teatro
Opere citate: THS

Suggestioni teatrali nell’Agamennone di Seneca

Argomenti:

Sebbene le ragioni filologiche escludano la recitazione delle tragedie senecane, la lettura dell’a. mostra che le suggestioni teatrali nel GMM sono molto forti

Testo in latino: No
Rivista: PP
Numero rivista: LVII
Anno rivista: 2002
Pagina rivista: 105-109
Codice scheda: 2002.9
Parole chiave: Esegesi, Teatro
Opere citate: GMM; TRG

Sulla cronologia delle tragedie di Seneca

Argomenti:

Sollecitata dallo studio di John Fitch (1981, 57), l’a. tenta di risalire alla cronologia delle tragedie senecane attraverso l’uso dell’enjambement in quanto strumento stilistico di potente impatto drammaturgico, segno di maturazione della tecnica versificatoria di un drammaturgo antico. L’esame delle parti in trimetri giambici delle tragedie autentiche di Seneca e la convergenza dei risultati con quelli di Fitch induce a concludere la necessità di percorrere la via degli elementi interni – nell’incertezza di quelli indiziari esterni – per una datazione almeno relativa dei drammi

Testo in latino: No
Rivista: Auf
Numero rivista: XLVII
Anno rivista: 2002
Pagina rivista: 51-55
Codice scheda: 2002.6
Opere citate: TRG

L’auto-dérision de Sénèque dans sa Médée

Argomenti:

Nella Medea Seneca sembra deridere la dottrina stoica in quanto viene pronunciata da Medea, una furens, e dalla sua nutrice, una vecchia serva paurosa, personaggi molto lontani dal saggio stoico e dal proficiens: un’autoderisione, se è vero che Seneca potrebbe celare dietro il rapporto nutrice-alumna il proprio con Nerone

Testo in latino: No
Personaggi: Medea, Nerone, Nutrice
Rivista: REA
Numero rivista: CIV
Anno rivista: 2002
Pagina rivista: 211-218
Codice scheda: 2002.5
Opere citate: MED

The lexical expression of stage movement in Latin theatre

Argomenti:

Nonostante nei drammi latini manchino le indicazioni di scena, nel testo dei drammi è presente un sistema codificato di verbi, preverbi e avverbi, che indicano rispettivamente le varie forme dell’entrare in scena, del muoversi in scena, dell’uscire di scena (rassegna delle locuzioni e analisi di alcuni casi specifici, spec. da Plauto e Terenzio). Tale sistema non risale ai latini ma traduce un corrispondente sistema greco. Il fatto che nelle tragedie di S. non siano presenti indicazioni di tal genere dimostra che esse fossero composte per la recitazione piuttosto che per la rappresentazione

Testo in latino: No
Personaggi: Ettore
Rivista: Indogermanische Forschungen
Numero rivista: CVIII
Anno rivista: 2003
Pagina rivista: 248-257
Codice scheda: 2003.15
Parole chiave: Teatro
Opere citate: TRG

L’elegia e i suoi confini. Fedra e Medea tra Ovidio e Seneca

Argomenti:

Premessa di ordine generale sulla definizione del concetto di allusività in S.; Fedra, o della parenesi impossibile: l’ars della nutrice e l’analisi del retroterra letterario (confronto con Ov., Ars III, 59-70 e 79 ed altri passi elegiaci); confronto di PHD 472 ss. con Ars II, 471-472; il dialogo tra Fedra e Ippolito e il presunto rapporto con il perduto Hippolytos Kalyptomenos di Euripide; rapporti allusivi con Her., IV per segnalare al lettore la distanza tra la Fedra senecana e l’eroina ovidiana; ripresa di alcuni precetti di Ars I, 607 ss.; la ripresa distorta in PHD del topos del “servitium amoris”; ripresa straniante del motivo delle lacrimae fictae di Ars I; 659-663 e III, 673-678 in PHD; il modello ovidiano della Lucrezia del secondo libro dei Fasti deformato nella finzione di Fedra; il problema del rapporto tra MED e la perduta Medea di Ovidio; significato del lungo epitalamio cantato dal coro in MED 56-115: per elementi stilistici e lessicali si contrappone alla preghiera iniziale di Medea, allude ai motivi successivi della tragedia e risente dello spunto offerto da Her. XII, 137-152; “color Ovidianus” in MED 116-149; la figura di Medea “tigre” e maga e gli archetipi ovidiani

Editore: Edizioni Polistampa
Testo in latino: No
Luogo: Firenze 2004
Codice scheda: 2004.7
Parole chiave: Fonti, Teatro
Opere citate: MED; PHD
Note: L'articolo riprende e sviluppa alcune idee già proposte in 1995.81 ; nell'Addendum M. segnala l'edizione della Medea a c. di A. Németi, Pisa '03 che ha elementi comuni alla sua linea esegetica