Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Teatro
Drammaturgia; personaggi; rappresentabilità; scenografia
Tragedia del tempo e tempo della tragedia in Seneca
il concetto di tempo in TRG: specularità tra le meditazioni sul tempo di S. prosatore e S. tragico; il tempo drammatico: tempo “congestionato”, responsabile della staticità dell’azione e dei personaggi, tentativo di conciliare due tensioni opposte: la brevità della vita e l’eternità del logos
Proposta di messa in scena della Fedra
elementi in comune tra la moderna drammaturgia e le tragedie di S.: staticità dell’azione, linguaggio barocco, prevalenza del monologo
Spettacoli senecani nel ventesimo secolo: l’attività dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico
TRG comincia a essere rappresentato negli anni Cinquanta; Ettore Paratore come promotore della rappresentazione del teatro senecano; fine degli anni Sessanta: rappresentazioni di singoli registi (P. Brook, L. Ronconi, M. Castri e F. Ricordi); anni Ottanta: attenzione scientifica e iniziative del teatro pubblico; l’esperienza delle rappresentazioni nel teatro di Segesta.
On the Second Choral Ode of Seneca’s Troades
interpretazione della seconda ode corale di TRD (vv. 371-408), contenente la negazione dell’esistenza di una vita dopo la morte, contrastante con l’atteggiamento del coro nel resto del dramma; analisi del secondo coro: tra la domanda circa la vita dopo la morte (A, 371-381) e la risposta negativa (A’, 397-408), si inseriscono l’immagine che richiama l’ekpyrosis (B, 382-389) e la similitudine di fumo e nuvole dispersi dal vento (B’, 392b-395), comprendente al centro la sententia che i morti non sono in alcun luogo (C 390-392a); B e B’ sono strettamente connessi e spiegano i pensieri del coro; entrambe le immagini sono suggerite dalla caduta di Troia (per B’ cf. TRD 17-21; 1053-1055; Aisch. A. 818; Eur. Tr. 1298-1299; 1320-1321): si deduce che il coro è giunto alla saggezza circa vita e morte dopo aver vissuto l’esperienza della caduta di Troia; confronto con l’atteggiamento di Andromaca, ridotta all’apatia in seguito alla morte di Ettore e incapace di piangere (409-417), di Ecuba e del popolo nell’atto V, a differenza del quale le donne troiane sono eruditae e doctae (con riferimento alla dottrina esposta nel secondo coro)
Inszenierung Senecas
breve storia delle rappresentazioni di TRG dalla fine del Quattrocento in avanti; l’esperimento della rappresentazione di TRD nel 1992 da parte di studenti dell’Istituto di Filologia classica dell’Università di Monaco: descrizione, caratteristiche, problemi di linguaggio e di messa in scena; il diario delle attività dalla lettura alla prima rappresentazione
Seneca’s Thyestes and the morality of tragic furor
analisi del prologo di THS come contributo alla comprensione di TRG e alla valutazione della poesia in S.; la poetica del furor; il dialogo tra Tantalo e la Furia; importanza strutturale del prologo e sua valenza metadrammatica; lo schema di contrasto (tra Tantalo e la Furia) che si afferma nel prologo genera una serie di opposizioni e conflitti nel resto della tragedia (tra Atreo e Tantalo e tra il satelles e Tieste)
Modelli tragici e modelli epici nell’Agamemnon di L. A. Seneca
analisi di GMM; assimilazione della vicenda di Agamennone al mito di Ercole, evidente soprattutto nella descrizione della veste indossata da Agamennone nel momento della morte; funzione drammatica dell’inno ad Ercole del quarto coro
Gli atti finali dell'”Eracle” di Euripide e dell'”Hercules furens” di Seneca
confronto tra gli atti finali di Eur. H.F. e HFU: analogie e differenze; appendice (pp. 409-413) relativa alla questione della rappresentabilità di TRG: analisi della scena della strage in HFU (897-1053); svolgimento della strage sulla scena
The Structure of the Octavia. From the Viewpoint of Audience
esame delle due principali questioni preliminari allo studio di CTV: autenticità (CTV è stata erroneamente attribuita a S.) e rappresentabilità, come delle altre TRG (intendendo il concetto di performance in senso lato, si può concludere che TRG furono rappresentate); analisi dell’intreccio di CTV dal punto di vista del pubblico: la divisione in cinque atti non rispecchia la struttura del dramma; CTV risulta divisa in cinque parti corrispondenti a cinque giorni (primo giorno vv. 1-645; secondo vv. 646-689; terzo vv. 690-761; quarto 762-819; quinto vv. 820-982); il coro segna i passaggi tra secondo e terzo giorno (v. 689), tra terzo e quarto (v. 762) e tra quarto e quinto (v. 819); la struttura dell’intreccio dunque non rispecchia la struttura formale e può essere riconosciuta solo risalendo al punto di vista dell’audience
Die Chorlieder in Senecas Tragödien. Eine Untersuchung zu Senecas Philosophie und Chorthemen, Inaugural-Dissertation, Universität zu Köln
i temi fondamentali del pensiero di S. (natura, teologia, morte, passione, fortuna) trovano ampia espressione all’interno dei cori di TRG; breve esame dei cori privi di contenuto filosofico