Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Teatro
Drammaturgia; personaggi; rappresentabilità; scenografia
Il disagio della forma: la tragedia negata di Seneca
la letterarietà di TRG; gusto dell’allusione e della citazione; mancanza del centro positivo dell’eroe; i nuovi valori puntano all’introversione; richiami ad Orazio; liricità ed antitragicità dei cori; importanza del furor
Seneca autore di teatro
le interpretazioni di TRG; i drammi nel loro contesto; rapporto con i modelli greci; analisi della “adattabilità drammatica”; fortuna di TRG
The Dramaturgy of the Octavia
analisi drammaturgica di CTV, in rapporto con il genere tragico, la pretesta e la satira romana; individuazione della struttura dell’opera, innovata rispetto ai principi della tragedia classica, e dei motivi conduttori, identificati principalmente attraverso la ripetizione di parole e di immagini nel testo
Revenge or resignation: Seneca’s Agamemnon
GMM può essere inteso come uno studio sulla vendetta e sull’espiazione, nell’anima, nella famiglia, nello stato e nel cosmo; ogni sua scena ne esplora un aspetto
Sulle traduzioni del Seneca tragico
il ruolo della traduzione teatrale; necessità della traduzione a senso e della sua adeguatezza in senso teatrale; la parola deve incidere, non annoiare; la poesia è sì al servizio di etica e pedagogia, ma non è loro esclusiva ancilla
Un recente allestimento della Fedra di Seneca
un esempio di trasposizione scenica di PHD del 1981, regia di N. Ladogana su versione di V. Faggi; necessità di usare vari accorgimenti scenici
Annunzi e scene di annunzio nel teatro di L. Anneo Seneca
il ruolo del nunzio e delle scene di annunzio in TRG: convenzionalità di una struttura ed innovazione; i nuntii che annunziano e quelli che non annunziano; confronti con i modelli greci
Omkring den danske uroversaettelse af Senecas Thyestes ved Leo Hjortsø (1977)
Gassman, Squarzina, e il “Tieste” di Seneca
analisi e giudizio sulla rappresentazione teatrale di THS nel febbraio del 1953 al Teatro Valle di Roma, che ebbe il merito di dimostrare la rappresentabilità di S. e le sue potenzialità drammatiche; traduzione operata da Gassman in veste di traduttore-riduttore, che decise di rielaborare con una certa libertà la tragedia (eliminazione di aggettivi superflui e ridondanti, immagini ripetute, anticipazione o posposizione di frasi o periodi, sintesi o eliminazione di alcune parti come i frequenti richiami al mito, impiego di figure retoriche, scelta di vocaboli derivati spesso da sfera aulica), dizione alta, tesa, violenta, sottolineatura dell’aspetto macabro e truculento; critica più significativa: scarso rilievo al contenuto politico e alla funzione etico-pedagogica del testo senecano nella rappresentazione del tiranno
L’attribuzione dei vv. 166-167 delle Troiane di Seneca come soluzione di un problema drammaturgico
l’attribuzione di TRD 166-167 ad Agamennone (anziché 166 a Taltibio e 167 al coro) consente di ben inserire la scena del messaggero e il successivo alterco tra Pirro e Agamennone nel complesso della costruzione drammatica